Questa volta viene fuori dal palazzo municipale. La SSD Milazzo, all’ennesima resurrezione, si è infatti lasciata svelare dal sindaco e dell’assessore allo sport della città del Capo.
Loro, Giovanni Formica e soprattutto Pippo Crisafulli, hanno tenuto a battesimo il nuovo corso rossoblù, assecondando il trasferimento del Pistunina. Che appena vestito di rossoblù, per volontà della famiglia Velardo, ha già completato il cambio di denominazione ed aperto le porte del Marco Salmeri.
Lì la formazione che ha cambiato nome dopo 52 anni – ed è promessa a mister Pasquale Ferrara – riprenderà la propria avventura in Eccellenza, seppure con ambizioni sensibilmente più alte.
Quelle su cui, nella conferenza stampa di benvenuto, ha già rotto gli indugi Domenico Lucchetta. Proprio il dirigente di gestioni lontane, che ha appena esordito da direttore generale della nuova SSD, rappresenta l’unica novità nell’organigramma societario. E non a caso è sotto la sua regia che si è svolta l’intera operazione Milazzo, in pubblico oggi tra i sorrisi dei suoi protagonisti ed i simboli (ri)presentati.
La storica denominazione ed lo stemma, rispolverati rispetto all’epoca del professionismo, sono esattamente il tentativo di far breccia nel cuore dei tifosi. Che, per quel che resta dei gruppi organizzati, hanno lambito la sala della giunta per conoscere la nuova prima squadra della città.
Ma ce la raccontano, nei suoi dettagli e retroscena il presidente Salvatore Velardo, il direttore generale Domenico Lucchetta e l’assessore Pippo Crisafulli. Tutti hanno risposto alle nostre domande su linee programmatiche, stadio e rapporti con gli altri sodalizi mamertini. Tendendo una mano all’indietro per smorzare alcuni accessi polemici di un’estate movimentata ed un’altra in avanti per anticipare i milazzesi nelle vicende sportive che seguiranno. E che la nuova SSD Milazzo affronta a partire dalle voci che potete ascoltare nelle interviste di seguito.
