Il proprietario del club reggino: “Sono ritenuto unico responsabile di una vicenda in cui abbiamo commesso errori ma che vede la Viola parte lesa da un sistema istituzionale che in ambito sportivo non ha mai ascoltato le nostre ragioni. Sono rimasto solo ed ora ho bisogno di aiuto, non chiederò nemmeno un euro dopo averne investiti tanti in otto ani. Giocheremo in serie C, con Fip e Lega non potrà esserci alcun dialogo. Potremo vendere il titolo, ascolteremo le offerte ricevute”.
Nell’intervista esclusiva di Reggioacanestro realizzata da Giovanni Mafrici il proprietario della Viola Reggio Calabria Giancesare Muscolino, inibito per tre anni (fino al 9 aprile 2021), chiarisce la posizione del club retrocesso d’ufficio in serie B da Lega e Federazione per il caso della fideiussione irregolare (procedimento partito dall’analisi della fideiussione della stagione precedente, quella 2016/17). Esauriti con la pronuncia dell’Alta Corte del Coni i gradi della giustizia sportiva la Viola intende adesso esperire con fermezza l’azione civile contro le istituzioni federali della pallacanestro italiana e contro la Procura per ovviare a “un danno d’immagine ed economico inenarrabile e senza precedenti. Avevamo già praticamente definito diverse sponsorizzazioni importanti ed adesso invece nessuno vorrà più vedere accomunato il suo nome alla Viola”.
Il massimo dirigente ammette che “sicuramente sono stati commessi degli errori e paghiamo alcune leggerezze, anche personali perchè purtroppo ho sempre dovuto delegare ad altri la gestione sportiva ma la Viola è certamente parte lesa della vicenda e vittima di una truffa perpetrata da una società (di brokeraggio, ndc) che ha agito almeno contro altre sei società in ambito extra sportivo come può confermare la Banca. Non si trova alcun precedente in cui una società venga estromessa con un’irrogazione di punti tale da decretarne la retrocessione aritmetica e questa società qualsiasi colpa avesse credo però che meritasse almeno la disputa dei playoff per quello che ha fatto la squadra sul campo. Inoltre dall’evoluzione del caso Viola la Fip ha apportato alcune modifiche alle Doa nella presentazione delle fideiussioni”.
Sul futuro imminente Muscolino è molto chiaro: “In questi otto anni ho speso cifre molto superiori a centinaia di migliaia di euro. Sono ritenuto come responsabile unico della vicenda ma io per impegni concorrenti non posso più dedicare molto tempo a questa creatura. Nessuno si è avvicinato e lo capisco dopo questa vicneda, ma ora ho assolutamente bisogno di aiuto da chiunque volesse avvicinarsi alla Viola, non chiedo neanche un euro ma solo la disponibilità a prendere il mio posto. Non giocheremo in serie B perchè non vogliamo prendere parte ad un campionato gestito dalla LNP, ripartiremo dalla serie C con un progetto esclusivamente giovanile per dare fiato alle nostre casse. Nessuno toglie però che se si ricreasse entusiasmo e una struttura societaria importante la Viola cercherà di tornare da dove è partita”.
Infine qualche considerazione anche in riferimento al titolo attuale di serie B: “Stiamo dialogando con alcuni soggetti interessati (la Nuova Cestistica Barcellona è tra questi, ndc) e decideremo a breve se cedere il titolo o mettere in liquidazione la società”.