https://www.facebook.com/messinasportiva/videos/1705488872902994/
Insieme alla Giunta De Luca, si è insediato anche il nuovo assessore allo sport Giuseppe Scattareggia, che indica proprio gli stadi tra i suoi primi pensieri: “Per quanto riguarda lo sport abbiamo già messo tanta carne sul fuoco. Intanto pensiamo agli impianti sportivi, a cominciare dal “Franco Scoglio” e dal “Celeste”. In una ricognizione effettuata nei giorni scorsi ci siamo resi conto che la struttura di via Oreto è in pessime condizioni e andrebbe ristrutturata per potere essere riutilizzati per gare ufficiali”.
Da definire soprattutto la situazione del Messina. “Abbiamo letto nei giorni scorsi la comunicazione del presidente dell’ACR, Pietro Sciotto, che ha annunciato di volere lasciare la società. Noi siamo disposti al dialogo con tutti, però vogliamo capire cosa ha in mente di fare la società. Vogliamo riportare in alto il calcio a Messina”.
Eppure, la proprietà peloritana in campagna elettorale è stata molto vicina allo sfidante Dino Bramanti. Scattareggia assicura che ciò non influenzerà le scelte della nuova guida di Palazzo Zanca: “Come ripete sempre il sindaco De Luca, saremo l’Amministrazione di tutti e dialogheremo con tutte le parti della società civile. Il presidente del Messina era vicino al nostro sfidante, ma ciò non preclude nulla: cercheremo tutte le soluzioni possibili”.
De Luca eredita sette cantieri dal predecessore Accorinti: i tre già aperti a Villa Dante, mentre sono già stati sbloccati i fondi per il PalaTracuzzi, la Piscina Campagna e soprattutto PalaMili e campo da rugby di Sperone. “Quando si fa qualcosa in città è sempre segno di soddisfazione. Già da tempo si aveva contezza di questi finanziamenti e si poteva evitare di inaugurare strutture come l’ex Gil in campagna elettorale”.
Tra gli obiettivi prioritari indicati dal nuovo assessore la riqualificazione e lo sfruttamento del PalaRescifina: “La città ha 26 impianti, ci sarà molto da fare. Pensiamo soprattutto al palasport che sorge a San Filippo, una grande incompiuta. Oggi è un impianto inutilizzabile, che dovrebbe essere invece il fiore all’occhiello della città di Messina ed ospitare tanti eventi come accade ad Acireale con il PalaTupparello, sede di tanti concerti”.