L’elezione del sindaco Cateno De Luca fa calare ufficialmente il sipario su cinque anni di Amministrazione. Sul fronte dell’impiantistica sportiva, è significativa l’eredità che la Giunta Accorinti lascia al nuovo primo cittadino e al suo assessore allo sport designato, Giuseppe Scattareggia. “Al mio successore lascio ben sette tra cantieri e progetti in fase di realizzazione. Un fatto, riconosciuto da tutti, che non si verificava da almeno vent’anni a Messina”, afferma con orgoglio l’assessore uscente Sebastiano Pino.
Già in corso i lavori finanziati con il Masterplan. A breve saranno completati i tre campi da tennis di Villa Dante. Consegnati anche gli altri due cantieri relativi al rifacimento della piscina e dell’arena, che sorgono sempre all’interno del principale polmone verde della città. “Per il PalaMili i fondi sono già disponibili e entro due mesi, ultimato il progetto esecutivo, si potrà effettuare la gara di appalto. La Piscina “Campagna” è gestita invece dalla Federazione Italiana Nuoto. La procedura sarà curata direttamente dal Coni, in funzione di stazione appaltante”, chiarisce Pino.
Ci sono poi i due maxi-interventi legati al bando “Sport e Periferie”. “Per il campo di rugby di Sperone e per il PalaTracuzzi – rimarca l’assessore – la convenzione fra Coni e Comune è stata firmata dal presidente Malagò e dall’ormai ex sindaco Accorinti il 26 aprile scorso ed è stato trasmesso a Roma il cronoprogramma che prevede la pubblicazione della gara di appalto entro il mese di settembre 2018. I capitoli di entrata e di spesa, dove transiteranno i due finanziamenti acquisiti, sono stati già istituiti e diventeranno operativi all’approvazione del bilancio di previsione”.
Non manca la polemica però nei confronti del consiglio comunale uscente: “I tempi sarebbero stati più rapidi se fosse stata votata la delibera di rimodulazione a vent’anni del piano di riequilibrio, bocciata per i voti contrari e le colpevoli assenze di svariati consiglieri”.
Nota a margine riguarda invece l’Ex-Gil. Il campo di atletica è stato riconsegnato alla città con un nuovo fondo, dopo ben ventidue anni. La stampa ha però denunciato una lacuna, grave, relativa alla tettoia ricavata nei pressi del campo. La copertura era stata rialzata rispetto al progetto originario, dal momento che il campo Santamaria è anche centro di raccolta dei mezzi della Protezione Civile e nella configurazione originaria sarebbe stata troppo bassa rispetto ai cassoni dei camion.
Pino ammette la carenza e assicura che “il problema è già stato segnalato al Dipartimento Manutenzioni. La ditta che ha eseguito i lavori vi porrà rimedio nei prossimi giorni, ovviamente senza aggravi di spese. È emerso che, in caso di intemperie, l’acqua piovana ristagnava in un punto della tettoia in plexiglass. Un avvallamento dovuto a uno spazio troppo ampio tra i supporti. Verrà collocata una trave supplementare. La pendenza è sufficiente e quindi la questione non si riproporrà”. Un grattacapo in meno per la nuova Amministrazione De Luca, che al suo insediamento può fare i conti sul fair play di chi l’ha preceduta.