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A Briga il 1° Fortitudo Summer. Cavalieri: “Ambiente ideale per aggregare i ragazzi”

Prosegue a gonfie vele il “Fortitudo Summer”, il primo camp di basket organizzato dalla società Fortitudo Messina, nella caratteristica location del Circolo Umberto Fiore di Briga Marina. L’iniziativa dedicata ai giovani si concluderà il prossimo 29 Giugno. Abbiamo raccolto le dichiarazioni di Claudio Cavalieri, ideatore ed organizzatore del camp estivo.

Una fase del Fortitudo camp (foto Familiari)

Come nasce l’idea di organizzare questo camp estivo?
“Il camp nasce in collaborazione con Antonio Bonfiglio che ha giocato, nell’ultima stagione, con me nella Fortitudo. Lui mi ha fatto visitare la struttura del Circolo Umberto Fiore che può vantare campo da basket, palestra, piscina ed ovviamente il mare. La società ha l’esigenza di crescere e trovare un luogo tranquillo dove poterlo fare. Per questo motivo ringraziamo il Circolo per la grossa possibilità che ci sta dando. C’è la tranquillità di poter gestire i bambini in una struttura chiusa e sicura. Grazie anche all’aiuto dei miei collaboratori Marisi, Squillaci e Dani Baldaro.

Che programma di lavoro avete deciso di proporre?
“Il camp è rivolto ai bambini dagli 8 anni in su. Il nostro è un lavoro totale a 360 gradi dal corpo all’alimentazione. Chiaramente l’aspetto principale è, soprattutto, il potenziamento sui fondamentali del basket. Tutto questo avviene in un clima sereno e allegro, infatti quando i bambini si stancano ci sono diversi svaghi, dalla piscina al mare. Cerchiamo di unire sport e divertimento. Secondo me in pochi possono proporre a Messina tutto questo non avendo a disposizione una struttura come il Circolo U. Fiore”.

Palla a due (foto Familiari)

Possiamo tracciare un bilancio di questo primo camp Fortitudo?
“Questo è un punto di partenza perché c’è sempre da migliorare. Sicuramente uno degli aspetti più importanti sul quale intervenire è il servizio transfer, che noi siamo riusciti ad organizzare egregiamente ma con grandi sacrifici. Quest’anno, per senso di responsabilità, abbiamo dovuto fermare le iscrizioni perché non ce la sentivamo di fare un camp con numeri elevatissimi. Volevamo creare una situazione in cui tutti possono fare sport nel miglior modo possibile. Sono una cinquantina i ragazzi partecipanti”.

Quale è stato l’obiettivo principale che vi siete posti?
“Il camp ha tra gli obiettivi principali l’aggregazione tra i ragazzi. In questo momento storico ha un valore fondamentale, insieme alla conoscenza dei propri compagni di squadra ed al rispetto verso i più piccoli. Noi abbiamo una regola: quando si arriva qua il cellulare si lascia da parte ed i ragazzi stanno cinque ore e mezza senza. L’aggregazione è il nostro punto di riferimento”.

fortitudo camp (foto Familiari)

Quanta importanza ha assunto il connubio sport ed integrazione durante il camp?
“La Fortitudo Messina ha dato la possibilità a diversi ragazzi rifugiati di fare sport gratuitamente. Stiamo lavorando tantissimo sul sociale e ringrazio il Circolo Umberto Fiore che ci è venuto incontro dal punto di vista economico. Noi non facciamo sport per un tornaconto economico. Lavoriamo con 4-5 ragazzi emigrati in maniera continua ma ce ne sono davvero tanti altri che meritano questa possibilità, a turno cerchiamo di aggregarli. Noi puntiamo a fornire una cultura sportiva, scolastica, fisica ed alimentare”.

Un team di collaboratori ti ha accompagnato in queste settimane?
“Io ho fatto il giocatore per 24 anni ma questo non significa saper trasmettere la pallacanestro. Qui io ho cercato di attorniarmi di persone che possono aiutare a crescere i giovani. Abbiamo Antonio Bonfiglio che sta seguendo la fisioterapia, abbiamo coinvolto Squillaci e Marisi che hanno una cultura sportiva elevata, Dani Baldaro come figura tecnica principale. La vera forza della nostra società, poi, sono i nostri dirigenti Di BellaMentoSquillaci,Giovani e Caselli, la forza motrice della Fortitudo”.

Il circolo Umberto Fiore sta ospitando il Fortitudo Camp (foto Familiari)

Uno sguardo al futuro, che stagione affronterà la Fortitudo Messina?
“Noi partiremo dalle riconferme di una squadra che ha vinto il campionato di Promozione, poi puntelleremo il roster con qualche elemento d’esperienza. Non ci vogliamo fermare ed abbiamo progetti a lungo termine. La Fortitudo non vuole mettersi in competizione con le altre società cittadine ma vuole far riemergere l’amore per il basket in questa città. Abbiamo le idee chiare, vogliamo ripartire dai giovani con tanta voglia di fare. Affronteremo al massimo il prossimo campionato di serie D”.

Intervista di Ernesto Francia
Foto di Marco Familiari

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