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Modica a Messina per la scelta definitiva. Sciotto valuta la proposta del Città

È in programma martedì un altro incontro, questa volta decisivo, tra il presidente del Messina Pietro Sciotto e il tecnico Giacomo Modica, che all’inizio della settimana è tornato ancora una volta in riva allo Stretto. Dopo quasi un mese di speculazioni si scriverà così la parola fine sulla lunga trattativa tra il massimo dirigente e l’allenatore giallorosso.

Pietro Sciotto
Un sorridente Pietro Sciotto (foto Alessandro Denaro)

Incassata la rinuncia al direttore sportivo Francesco Lamazza, con cui aveva lavorato in sinergia anche a Lecco, l’ex vice di Zeman ha auspicato almeno le conferme dei principali protagonisti dell’ultima stagione, oltre ad una strutturazione societaria. Pochi però i progressi sul fronte calciatori. Elementi come Bruno, corteggiatissimo sul mercato, hanno formalizzato le loro richieste al club, che dovrà provare ad accontentarli per rinunciare alle tante avances ricevute.

Sciotto, contattato telefonicamente, ci ha illustrato ad esempio la posizione di Rosafio: “Il ragazzo era propenso a rimanere dopo un colloquio con Modica, anche perché il mister lo ha saputo valorizzare e fare rendere come mai gli era accaduto in carriera. Marco ha però ricevuto in seguito un’offerta da un club di C che punta apertamente ai playoff. Una proposta che a 24 anni è forse irrinunciabile. Non è un problema economico, perché magari prenderà meno di quanto avrebbe ottenuto a Messina. Capisco che non vuole avere un rimorso da portarsi dietro per tutta la vita. Se non chiuderà l’accordo magari ci risentiremo in seguito. Non possiamo essere egoisti, siamo pur sempre in serie D”.

Rosafio
L’esterno offensivo Marco Rosafio

Oltre al colloquio con Modica, c’è poi l’apertura del Città di Messina, che si è detto pronto a sposare il progetto ACR: “Stiamo discutendo. Prima vedrò Modica, poi Lo Re e soci per comprendere meglio i loro programmi – ha aggiunto Sciotto –. Non voglio sbilanciarmi, avremo magari le idee più chiare tra mercoledì e giovedì”.

Sciotto e Lo Re si sono già incontrati domenica mattina. Il Città rinuncerebbe alla serie D conquistata grazie a due promozioni consecutive. Al momento non si è ancora ipotizzato che fine farebbe il titolo sportivo in questione. La presidenza resterebbe all’attuale patron dell’ACR, mentre dal sodalizio che militò in D nella gestione Conti Nibali – De Leo arriverebbero altre figure chiave, che per competenze potrebbero completare un organigramma fin qui soltanto abbozzato. Offrendo probabilmente qualche risposta in più anche a Modica.

Maurizio Lo Re
Il presidente del Città di Messina Maurizio Lo Re

Dall’unione d’intenti potrebbe nascere un unico Messina più forte, dotato sulla carta di un quadro societario più strutturato. Ma è chiaro che le scelte andranno condivise. Se le cariche di direttore generale e direttore sportivo in seno all’ACR sono attualmente sguarnite, è evidente invece che si dovrebbe trovare una quadra ad esempio sul fronte dei rispettivi settori giovanili. L’impressione è che ci potrebbe essere qualche scontento. Ma è anche vero che è meglio avere un’unica società con prospettive di crescita piuttosto che due divise da rivalità inutili e prive di finanziatori e sponsor adeguati per centrare davvero i risultati agognati da una piazza ferita e sfiduciata.

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