Per il secondo anno consecutivo l’Igea Virtus ha staccato il pass per i play-off di Serie D. Partendo da outsider, la formazione barcellonese ha dato spettacolo per tutta la stagione, rimanendo a lungo attaccata al vertice e riuscendo poi a chiudere in bellezza la fase post-campionato, vincendo la finale del girone I contro l’Ercolanese.
L’artefice principale di questa straordinaria cavalcata è Peppe Raffaele, il tecnico della compagine giallorossa: ”Ogni stagione ha una storia a sè. Quest’anno abbiamo iniziato con un organico quasi interamente nuovo quindi all’inizio non sapevo come si potevano mettere le cose. Settimana dopo settimana fortunatamente la squadra ha iniziato a girare bene, acquisendo delle certezze importanti. Da qui è partita la nostra cavalcata fino alla finale play-off vinta contro l’Ercolanese. Nessuno ci avrebbe creduto ad inizio stagione ma, nel calcio come nella vita, niente è impossibile, soprattutto se si lavora bene e costantemente. Abbiamo accolto parecchi giovani i quali si sono distinti bene sia fuori che dentro il campo, anche grazie all’aiuto dei più esperti. Mi ritengo davvero soddisfatto”.
Il tecnico ha poi analizzato la grande cavalcata del 2016-17 al primo anno di D: ”Lo scorso anno eravamo partiti con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. La nostra rosa era composta da molti giovani, quasi tutti esordienti in Serie D. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ritrovandoci con 7 punti di vantaggio alla fine del girone di andata. Parecchi infortuni ci hanno messo ko ed oltre a questo alcune squadre hanno fatto più punti di noi. Nonostante ciò è stata un’annata eccezionale, poichè abbiamo ottenuto una posizione di vertice con un organico costruito per ottenere la salvezza”.
Raffaele si è poi inevitabilmente soffermato sulla questione societaria dell’Igea e le prospettive del club: ”Il futuro dell’Igea Virtus ovviamente passerà dall’assetto societario. La famiglia Grasso ha svolto un ottimo lavoro in questi anni. Nel calcio secondo me devono parlare solo i fatti e posso dire di averne visti tanti durante la mia esperienza qui a Barcellona. I Grasso sono partiti dalla Prima Categoria, portando la loro società alle porte del professionismo anche senza grandissimi mezzi economici. Hanno sempre lavorato con intelligenza e serietà, mettendo ogni singolo elemento nelle condizioni migliori condizioni possibili. Per tutto ciò che è stato fatto qui in questi anni il merito è soprattutto loro.”
Sul suo futuro, invece, Raffaele ancora non si sbilancia: ”Il campionato è terminato da poco dunque per adesso penso a riposarmi e ricaricare le batterie in vista della prossima stagione. Queste settimane saranno decisive per il mio futuro, per il momento posso parlare solo del mio presente o del mio passato. Cerco tutti i giorni di migliorarmi. Credo di aver fatto un ottimo lavoro in questi anni e questo è soltanto un motivo d’orgoglio per me. Il mio futuro dipenderà dagli addetti ai lavori ed il mio compito è solo quello di lavorare al top con le squadre che mi vengono affidate. Io come Antonio Conte? L’ambizione di certo non manca ma credo che sia ancora presto per fare certi paragoni sebbene il forte carisma ci accomuni”.