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Messina

Cardia e Furnari premiati al “Penalty Award”. Lo Re: “Potremmo giocare al Marullo”

Il Città di Messina ottiene ulteriori riconoscimenti dopo la splendida cavalcata coincisa con il ritorno in serie D. Francesco Cardia è stato votato come migliore centrocampista del campionato di Eccellenza, mentre Giuseppe Furnari è stato ritenuto il migliore allenatore della categoria ai “Penalty Awards”, rassegna dedicata al calcio dilettantistico, presentata da Ettore Tortorici, andata in scena a San Gregorio di Catania.

Cardia
Cardia premiato come migliore centrocampista del torneo di Eccellenza

Alla quinta edizione della kermesse di fine anno ha preso parte anche Maurizio Lo Re, che ha ottenuto una nomination come miglior dirigente. Sul palco il presidente ha fatto il punto sull’ultimo biennio di successi: “Siamo una società azienda, con imprenditori prestati al mondo del calcio. Amiamo fare un calcio oculato, prestando grande attenzione alla programmazione. Le due promozioni consecutive sono frutto di una grande organizzazione societaria. Siamo una grande famiglia, che rema nella stessa direzione: chi vuole stare con noi deve farlo a determinate condizioni”.

Tra i fiori all’occhiello del club anche il vivaio: “Prestiamo grande attenzione alla scuola calcio e al settore giovanile. Abbiamo raggiunto la semifinale regionale Allievi, persa contro il Calcio Sicilia, una realtà di livello dalla quale adesso prenderemo esempio”.

Giuseppe Furnari
Giuseppe Furnari è stato considerato il miglior tecnico della categoria

Lo Re ha commentato anche gli scenari futuri e la possibile sfida all’ACR Messina: “Due squadre in serie D non rappresentano la soluzione ideale – ha ripetuto sul palco –. I tifosi sono delusi, vengono da tante delusioni, con presidenti che negli anni scorsi non hanno rispettato le promesse iniziali. La città merita altre categorie ma le difficoltà non mancano”.

La principale incognita per il Città, che ha indicato il “Franco Scoglio” come dimora provvisoria nella domanda di iscrizione già predisposta, è legata proprio all’impianto: “Probabilmente giocheremo al “Marullo”, che è oggetto di corposi interventi finanziati dal Camaro, una società gloriosa che lo ha ottenuto in gestione per quindici anni. Pagheremo un affitto, anche per assicurarci una struttura indispensabile per la logistica. In futuro speriamo di trovare qualche porta aperta in più, altrimenti si affievolisce anche la passione”.

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