La nuova stagione dell’ACR Messina scatterà ufficialmente già giovedì. Il 17 maggio al “Giovanni Celeste” si terranno infatti gli stage destinati agli “Allievi” (classi 2001, 2002 e 2003) mentre il giorno dopo, venerdì 18, toccherà ai “Giovanissimi” (2004 e 2005). Nelle ultime ore lo staff ha ripreso la cura del manto erboso, per avere a disposizione un fondo in condizioni accettabili per il primo appuntamento dell’anno.
Il responsabile del settore giovanile Roberto Buttò svela che, dopo un altro anno vissuto in esilio, il club spera di limitare i disagi nel futuro prossimo: “Quest’anno ci siamo allenati e abbiamo disputato le gare ufficiali tra Venetico, Giammoro e Gualtieri Sicaminò. Soltanto gli ultimi match sono stati ospitati dal “Celeste”. Dall’anno prossimo puntiamo a rientrare in città, anche per attrarre i ragazzi della provincia. Abbiamo già individuato una struttura, ma preferiamo non fornire altri dettagli in attesa della formalizzazione dell’accordo”.
La promozione in prima squadra di ben otto elementi delle giovanili è il fiore all’occhiello del vivaio giallorosso: “C’è enorme soddisfazione per il lavoro compiuto in questi anni, che è stato ripagato. Se la società si dota di strutture idonee, potrà valorizzare tanto materiale umano che altrimenti si rischia di disperdere”.
Inevitabile parlare di individualità: “Meo ha la mentalità giusta e fa tanti sacrifici, come Lia, che si è affermato tra i migliori juniores della categoria. L’anno prossimo non sarà più under in D, mentre lo sarebbe ancora in C, in caso di ripescaggio. Il mondo del calcio è pieno di opportunisti e quindi si emerge soltanto a fronte di tanto impegno”. Una puntualizzazione in linea con quella del vice-allenatore Michele Facciolo.
Secondo il responsabile del vivaio, grandi risposte potrebbero arrivare anche da Carini: “Mascari si è affermato, consacrandosi come una prima punta di spessore. A mio avviso va chiarito invece un equivoco. Biagio è una seconda punta, che ha bisogno di spazio, perché soffre l’avversario. È rapido, dotato di buon dribbling, veloce di gambe, in grado di tirare sia col destro che col sinistro. Se parte dalla fascia lo fermi solo con il fallo. Ha grandi potenzialità”.
Buttò è sicuro di potere lanciare altri elementi nel corso della prossima stagione: “Quest’anno abbiamo già apprezzato Bossa. Hanno iniziato a ritagliarsi un loro spazio anche Barbera e Balsamà. Ci sono almeno quattro 2001 che promettono bene: i centrocampisti Romeo e Bonasera, l’attaccante Mancuso e il difensore centrale Lo Disco. Si può lavorare anche sui 2002”.
Lasceranno invece la città dello Stretto i quattro elementi giunti in prestito: il portiere Prisco, legato al Genoa, l’esterno Cozzolino, di proprietà dell’Avellino, il centrocampista Iudicelli e l’attaccante Stranges, il cui tesserino è nelle mani del Cosenza.