Un incontro fiume tra il presidente Pietro Sciotto e il tecnico Giacomo Modica regala sensibili passi in avanti, nonostante il nuovo rinvio della conferenza stampa del massimo dirigente, slittata in virtù dei problemi di salute dello stesso massimo dirigente per la quinta volta in cinque giorni (se non è un record, poco ci manca!). L’attuale staff tecnico è vicino alla conferma e anche il direttore sportivo Francesco Lamazza, presente al lungo faccia a faccia, dovrebbe restare al suo posto.
A fare il punto su quanto sta avvenendo in casa ACR Messina è proprio il tecnico, in tarda serata: “Abbiamo parlato ed è andata abbastanza bene, anche se ci sono ancora delle situazioni da sistemare. Il presidente non stava bene, è ancora senza voce. Siamo a buon punto, abbiamo affrontato tanti argomenti e quindi sono molto fiducioso”.
Non è però ancora possibile procedere agli annunci ed è proprio Modica a spiegare perché. “Ha bisogno di un po’ di tempo, ma non è un problema. Dobbiamo chiarire definitivamente la posizione del direttore sportivo Francesco Lamazza, che a mio avviso deve essere confermato. Il problema più grosso è quello dei campi, che quest’anno ci hanno condizionato. Il presidente non ha ancora certezze ma si muoverà in tal senso, per trovare una soluzione”. Per non pregiudicare la tenuta del manto erboso di “Franco Scoglio” e “Celeste” occorrono regolari interventi di manutenzione ma probabilmente anche opzioni alternative, come avvenne negli anni d’oro del calcio cittadino, con il FC che si appoggiava anche sul XXIV^ Artiglieria o su Mili. Tanto più che adesso anche il Città di Messina avrà bisogno di una casa, omologata per la D.
Martedì Sciotto aveva incontrato invece i calciatori. Nell’occasione sono arrivate rassicurazioni sul versamento delle ultime tre mensilità (aprile, maggio e giugno). I rimborsi spese arriveranno come sempre il 20 del mese successivo, ma sono previste delle “trattenute”, dopo lo sciopero della squadra e le paventate multe da parte del club, che la proprietà ha confermato. Non sembra essere stata sufficiente quindi la lettera di scuse presentata nei giorni scorsi dai tesserati.
La sfida vinta agevolmente sul campo della modesta Isola Capo Rizzuto ha rappresentato anche la conclusione dell’annata agonistica dell’ACR Messina. Un campionato vissuto a due velocità. Ridotte per almeno un quarto di stagione, molto più elevate nel resto dell’annata. Il sesto posto conclusivo, a sette punti dall’Igea Virtus quinta e quindi dai playoff, ovviamente non rispecchia le ambizioni della piazza, ma è figlio di scelte azzardate e ritardi accumulati anche dopo l’iscrizione formalizzata in extremis, dopo la rinuncia al professionismo da parte della “vecchia” società. Errori di cui far tesoro, per evitare di ripeterli. Ecco perché terminate le sessioni di allenamento, l’attenzione si sposta come detto sulle scrivanie. E i primi segnali sono confortanti.