BILANCIO STAGIONALE – A prescindere dai risultati credo sia stata una stagione positiva. C’è stato un miglioramento evidente durante il nostro percorso, che è partito con rebus da sciogliere e poi, lavorando quotidianamente, siamo cresciuti grazie al lavoro in palestra che ci ha portato a fare un girone di ritorno di primo livello al pari di Alfa Catania ed Eagles Palermo. Il merito è ovviamente dei ragazzi, che tutti i giorni hanno continuato ad allenarsi, ma anche del mio staff: Enzo Brignone, Peppe Marchica e Antonio Fazio sono stati incredibili. Ringrazio l’Orlandina Basket, che mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza, e le persone di Gero Colica e l’Avvocato Cucinotta, che mi hanno dato fiducia e tanto appoggio anche nei momenti più complicati in cui i risultati del campo faticavano ad arrivare. Credo che l’organizzazione ed il cammino dell’Agatirno sia merito di tutti loro. È stata una delle migliori stagioni della mia carriera. Era il mio primo anno a Capo d’Orlando, quindi anch’io ero arrivato pieno di punti interrogativi e con dinamiche da capire per inserirmi al meglio. È stata un’esperienza bellissima, anche per il gruppo che si è venuto a creare in campo e fuori. I ragazzi mi hanno dato tanto, voglio principalmente ringraziare loro. Adesso stiamo lavorando individualmente, per arrivare più pronti al prossimo anno.
OBIETTIVI RAGGIUNTI – Volevamo aiutare la crescita dei ragazzi, facendoli migliorare tecnicamente e facendoli maturare come persone, e nel girone di ritorno abbiamo vinto 9 delle 11 partite giocate perdendo solo di un punto a Ragusa e sul campo dell’Alfa Catania. Credo che l’emblema di questo miglioramento sia Ottavio Triolo, un ragazzo splendido che è entrato nel gruppo Agatirno in punta di piedi direttamente dall’Under 18 Regionale e che alla fine della stagione era diventato una pedina fondamentale nelle rotazioni stando in campo in una semifinale playoff contro una corazzata come l’Alfa.
RAMMARICO – Uno solo. Il canestro di Sorrentino da 9 metri, che ci ha tolto la vittoria contro Ragusa facendoci chiudere, poi, la stagione al quarto posto. Quel canestro è stato uno spartiacque, quella vittoria ci avrebbe permesso di arrivare terzi. Nulla toglie alla straordinaria stagione dell’Agatirno. A 30” dalla fine di Gara-2 contro Catania c’erano tanti ragazzi con gli occhi lucidi che non volevano finire una bellissima stagione come questa. E questa è già una grande vittoria.