“La squadra ha dato tutto, giocando una partita quasi perfetta“. Questo è, in sintesi, un pensiero di coach Andrea Mazzon alla fine della gara tra Betaland Capo d’Orlando e Openjobmetis Varese, decisa allo scadere da un canestro irreale di Stan Okoye al termine di una battaglia furiosa al PalaSikeliArchivi.
Una partita che ha visto i paladini competere allo stesso livello di energia di quella che è giusto considerare una delle big del girone di ritorno (8 vittorie in 10 gare), esprimendo dopo l’intervallo uno sforzo difensivo di altissimo spessore e producendo una partita di sostanza (il 92-70 nella valutazione a favore di Capo d’Orlando è un dato che, su questo, parla chiaro).
Dopo 20′ in cui i due attacchi hanno prevalso (con gli orlandini che hanno messo a segno 8 delle prime 12 triple tentate), il clima della gara si è spostato sul piano della fisicità e dell’energia.
La Betaland c’è, risponde a ogni colpo e in avvio di quarto periodo produce il massimo sforzo per costruire il massimo vantaggio (64-57 a 7’52 dalla fine, con la terza tripla di Arnoldas Kulboka e quattro punti consecutivi di Luca Campani). Da quel momento in avanti a mancare è la precisione su alcune situazioni offensive (possibili “2+1” usciti di pochissimo, buoni tiri da tre non concretizzati) e la gara si decide, letteralmente, all’ultimo possesso. Con meno di tre secondi la palla è di Varese, Okoye riceve e si inventa un fade away da Top 10 NBA.
Ci sono sconfitte e sconfitte, al di là dello “zero” in classifica. Questa partita ha dimostrato una chiara inversione di rotta nell’intensità e nel modo in cui la squadra ha creduto di poter vincere. Ne mancano cinque, giocando così la salvezza è ancora possibile.
Le parole del neo coach Andrea Mazzon al termine della gara: “I ragazzi in campo hanno dimostrato di credere nella salvezza e di voler continuare a lottare facendo una partita quasi perfetta contro una delle migliori squadre del girone di ritorno. Abbiamo giocato un buon basket, mettendo in difficoltà Varese, ma purtroppo nel finale ha pesato l’inesperienza e loro sono stati più cinici ed esperti di noi.
Abbiamo fatto 92-70 in valutazione di squadra, dimostrando che possiamo giocare bene contro una squadra forte e molto fisica com’è Varese. Siamo riusciti a tenerli al 37% dal campo, abbiamo difeso e se avessimo segnato qualche canestro da sotto con fallo con Knox, convertendo poi il gioco da tre punti, staremmo parlando di un’altra partita. Poi Okoye è un signor giocatore, si è buttato indietro e ha segnato un tiro difficilissimo.
La squadra ha dimostrato di essere viva e stiamo lavorando bene. Bisogna dar credito a questi ragazzi, che vogliono provare a superare delle difficoltà a cui non erano abituati. In certi momenti, con la pressione addosso, l’inesperienza si nota ancora di più, ma non è in dubbio che questi ragazzi abbiano dato tutto quello che avevano.
Sapevamo che il percorso sarebbe stato difficile, ma non c’è alternativa, continuiamo a lavorare su questa strada e siamo tutti pronti a fare tutto quello che serve per salvare la Serie A a Capo d’Orlando. Ci serve l’aiuto del pubblico e di tutta Capo d’Orlando, perché l’Orlandina è un patrimonio di tutti. Ho trovato persone meravigliose, che credono nel progetto in cui stanno lavorando, il gruppo è coeso c’è un’organizzazione di altissimo livello.”
Betaland Capo d’Orlando – Openjobmetis Varese 73-75
Parziali: 21-23, 41-45, 57-55
Betaland Capo d’Orlando: Smith 14 (4/10, 1/4, 3/4 tl), Faust 2 (1/3, 0/2), Atsur 3 (1/3 da 3), Kulboka 11 (0/3, 3/9, 2/2 tl), Laganà (1 r), Likhodey 13 (2/3, 2/3, 3/3 tl), Campani 5 (1/3, 0/1, 3/4 tl), Egwoh ne, Carlo Stella ne, Stojanovic 9 (1/5, 2/5, 1/2 tl), Knox 16 (4/6, 8/10 tl), Donda ne. All. Andrea Mazzon
Openjobmetis Varese: Avramovic 17 (1/7, 3/7, 6/9 tl), Bergamaschi ne, Natali (0/1 da 3), Vene 5 (1/2, 1/2), Okoye 18 (3/13, 4/8), Tambone 2 (1/1, 0/4), Cain 15 (4/5, 7/8 tl), Delas 6 (2/3, 2/4 tl), Ivanaj ne, Ferrero 2 (1/4, 0/1), Larson 10 (3/5, 1/4, 1/2 tl). All. Attilio Caja