Torna a parlare Pietro Sciotto e, come tradizione, il presidente del Messina si conferma incontenibile ai microfoni dei cronisti. Il successo sul Palazzolo non lo ha soddisfatto del tutto, più che altro per le modalità con le quali è maturato: “Sul 2-1 abbiamo sofferto e ho avuto paura di subire il pareggio fino alla fine. Un paradosso, anche perché l’azione dell’1-1 mi sembrava un fuorigioco nettissimo. Abbiamo creato tantissime palle gol ma non le abbiamo concretizzate. Anche per questo non riusciamo a vincere fuori casa”.
Il rendimento esterno è il grande tallone d’Achille dei biancoscudati: “Raggiungeremo la maturità definitiva quando ci sbloccheremo anche in trasferta. Non rimprovero nulla a questi ragazzi eccezionali, ma servono maggiore convinzione, sicurezza e cinismo. Non a caso nell’intervallo sono entrato negli spogliatoi e ho chiesto meno azioni e più gol…”.
I playoff restano distanti nove punti ma a pesare il pessimo avvio di stagione, definito “disastroso” dallo stesso Sciotto: “Nel calcio non si possono raccogliere solo tre punti in nove partite. Poi è stata una rincorsa terribile. Con l’avvento di Modica è cambiato tutto. Ho creduto in lui, l’ho portato a Messina e sta dimostrando con i fatti quanto vale. Sono convinto delle sue qualità e sono tranquillo di proseguire con lui”.
Il massimo dirigente ha ribadito a gran voce la fiducia nello staff tecnico: “Per me è confermato al 101%, indipendentemente dalla categoria che disputeremo. Abbiamo un’intesa, ma in D legalmente non si può ancora sottoscrivere un contratto. Il nero su bianco si potrebbe mettere in C, ma non qui. Ha fatto delle richieste e lo accontenterò, non ci dovrebbero essere problemi”.
La proprietà è consapevole che le aspettative sono molto alte e che dopo un anno di apprendistato non saranno ammessi ulteriori errori: “La programmazione è già iniziata, ho discusso con Modica dei giocatori da confermare e degli aspetti da perfezionare. È chiaro che anche qui, per correttezza, potremo farlo solo in seguito, tra qualche settimana. Allestiremo una dirigenza e una squadra di livello. Gli ho già detto che l’anno prossimo dovremo conquistare quattro punti a partita, perché tre non basterebbero per fronteggiare le inevitabili critiche”.