Seminare adesso per raccogliere i frutti nelle prossime stagioni. Che il matrimonio tra il Gescal e Gaetano Di Maria riguardasse un progetto a lungo termine lo si era capito, già quando il tecnico messinese si è messo in gioco in una categoria in cui rappresenta un lusso. E non rinnega la scelta fatta in estate proprio il tecnico messinese, nella fase inoltrata del campionato di Promozione.
Di Maria ha trovato quella serenità che gli consente di lavorare, strutture adeguata ed una società che gli si è affidata 360° gradi per puntare, innanzitutto, ad allevare i suoi giovani calciatori, Quanto al presente la classifica parla però di un Gescal in difficoltà, lontano 6 punti dalla zona playoff e con l’obbligo di vincere a Trecastagni: “Mancano sette partite – ha detto mister Di Maria – ed abbiamo l’obbligo di affrontarle tutte con in testa un solo risultato, già a partire dalla gara di domani. Non sarà facile, affrontiamo una squadra che vuole salvarsi, ma se vogliamo continuare a cullare il sogno playoff. Non possiamo più permetterci passi falsi”.
Di Maria è ugualmente contento di quanto fatto dalla squadra sin qui: “I ragazzi si stanno impegnando e stanno dando molto. Sono contento di quanto abbiamo fatto – commenta – e sarebbe ingeneroso da parte mia non ammetterlo. Stiamo seminando per raccogliere nelle prossime stagioni. Nessuno d’altronde pensava di poter bruciare le tappe. Roma non è stata costruita in un giorno, così come una squadra del genere non si può strutturare in soli 8 mesi. Non sono affatto scontento della scelta che ho fatto, perchè ho trovato una bella dimensione, persone serie e competenti con cui fare calcio in un certo modo. Stiamo lavorando affinché – dice – già il prossimo anno si possano iniziare a vedere i frutti di quanto fatto in questi mesi di lavoro”.
Per Di Maria, il Gescal ha pagato la poca lucidità in certe gare: “Penso alle partite in casa con l’Aci Sant’Antonio o il Misterbianco, che non credo siano state interpretate male ma sono state decise da episodi, come spesso succede nel dilettantismo. Noi – racconta – non siamo stati maliziosi al punto giusto in certe situazioni e poi abbiamo pagato, perdendo anche punti che avrebbero fatto la differenza in classifica. Chi vincerà il campionato? E’ una dura lotta, se ci sono tre squadre in pochi punti. E la cosa che mi inorgoglisce – commenta Di Maria – è il fatto che ce la siamo giocata alla pari con tutte tre. Credo che però la Jonica e il Terme Vigliatore abbiano qualcosa in più, rispetto ad una Tirrenia che ha ottime individualità ma come squadra mi convince meno”.