Ma che giustizia è questa? Se lo chiedono i dirigenti, giocatori, tecnici e tifosi della Basket School Messina, dopo la sentenza del giudice sportivo che ha comminato due giornate di squalifica a Daniel Hendrych ed una soltanto al giocatore della Libertas Alcamo, Gianni Trevisano: Messina esce con le ossa rotte dal PalaTreSanti, dopo una vera e propria battaglia.
Era una gara che poteva segnare la qualificazione ai play off per i messinesi, invece la vittoria (80-76 maturata nei secondi finali) degli alcamesi, permette alla squadra del presidente Paglino di agguantare in classifica gli scolari, che hanno mantenuto la differenza canestri a proprio favore. Magra consolazione, perché non potranno disporre nelle ultime due gare di campionato, ma soprattutto nello scontro diretto di Giarre, del loro centro titolare, appiedato per due giornate “per comportamenti non regolamentari tali da fomentare la reazione del pubblico o dei propri sostenitori” si legge nel dispositivo del giudice sportivo. Hendrych ha avuto il torto di rispondere agli sputi ed alle ingiurie che piovevano dalla tribuna. Mentre dall’altra parte arriva solo una giornata di squalifica per Trevisano “comportamento scorretto e plateale con azione intenzionale in fase di gioco”, recita la motivazione del giudice sportivo. Chiariamo subito che l’azione intenzionale del giocatore palermitano consisteva nell’aver dato un morso nella gamba al capitano di Messina, Claudio Cavalieri, morso refertato ieri all’Ospedale Papardo della città dello Stretto. Ma c’è dell’altro, perché se Cavalieri è uscito dal terreno di gioco per aver commesso il quinto fallo di gioco, Trevisano è stato espulso direttamente (aveva commesso tre falli fino a quel momento).
Allora qualcosa non quadra. Gli arbitri Saeli e Calandra (entrambe di Palermo, ma diciamo subito che hanno diretto bene la gara) cos’hanno scritto nel referto? Perché, se come afferma il coach della Basket School, Ciccio Romeo, “Il sig. Calandra al momento di dare spiegazioni a me ed all’altro coach, ha specificato che Trevisano aveva dato un gran morso alla gamba di Cavalieri. Quindi lo ha visto eccome”, allora sarà stato il giudice sportivo ad interpretare male ciò che hanno scritto i due fischietti palermitani? Perché se è vero che Calandra ha visto il morso di Trevisano a Cavalieri, una giornata ci sembra davvero un’inezia e soprattutto una palese ingiustizia. Perché Alcamo pagando la multa potrà schierare il suo giocatore, Messina no!