La federazione internazionale ha ufficializzato le liste degli atleti qualificati ai Campionati Mondiali paralimpici di tennistavolo, in programma a Celje (Slovenia) dal 15 al 21 ottobre, e gli azzurri sicuri della partecipazione sono cinque: Andrea Borgato e Federico Falco gareggeranno in classe 1, Giada Rossi (classe 2), Michela Brunelli nella 3 e Amine Kalem (9). In classe 2 Federico Crosara è la seconda riserva, nella 3 Matteo Orsi la quinta, nella 6 Raimondo Alecci la quarta e nella 8 Samuel De Chiara la quarta.
“I cinque ammessi – spiega il direttore tecnico messinese Alessandro Arcigli – sono coloro su cui stiamo maggiormente indirizzando i nostri sforzi e anche le speranze. Quattro sono campioni mondiali a squadre e Kalem è bronzo paralimpico in singolare. La loro qualificazione non è dunque una sorpresa ed è un attestato della loro grande qualità, perché la presenza in manifestazioni del genere è sempre più difficile. Ci sono i 23enni Rossi e Falco e gli esperti Borgato e Brunelli. Kalem da un anno sta facendo i conti con il ginocchio che lo sta torturando e a maggio o giugno sarà operato. Da come andrà la riabilitazione post-intervanto capiremo quali saranno le aspettative sul suo conto. Il suo obiettivo sono le Paralimpiadi di Tokyo 2020″.
Anche Crosara potrebbe rientrare nei giochi: “Ci sono ben tre pongisti sui sedici promossi, che verranno sottoposti a maggio a revisione per quanto riguarda la classificazione. Sono il messicano Victor Eduardo Reyes Turcio, l’irlandese Colin Judge, campione europeo, e il cinese Gao Yan Ming, che hanno delle abilità legate alle loro condizioni mediche superiori agli altri. Abbiamo più di una speranza che Federico possa essere ripescato e infatti è perfettamente inserito nel programma di preparazione in avvicinamento all’evento”. Il 15 marzo è la data limite entro la quale le varie Federazioni dovranno dare conferma dei loro qualificati. “Per quanto ci riguarda – afferma Arcigli – abbiamo confermato la partecipazione dei nostri atleti e l’eventuale ammissione delle riserve“.