Delude le aspettative il derby tra siciliane. L’ACR va vicino al gol soltanto nel primo tempo, quando riesce in avvio a imporre il suo ritmo. Dopo le espulsioni di Polito e Inzoudine nell’intervallo, la ripresa non offre particolari sussulti.
Il pre-partita. Modica conferma lo stesso undici che ha battuto nettamente la Cittanovese. Indisponibili gli infortunati Bettini, Migliorini, Cocuzza e Carini. In panchina prima apparizione per il giovanissimo difensore Barbera, classe 2001, promosso in prima squadra dopo la cessione di Polito alla Juve Stabia. I campani hanno girato l’esterno difensivo proprio al Gela, che lo schiera subito titolare contro la sua ex squadra.
La cronaca. Il Messina parte subito fortissimo, proprio come a Nocera. Al 3’ provvidenziale l’intervento di Moi sulla linea di porta, sugli sviluppi di un corner per gli ospiti. Il centrale in estate era stato affiancato proprio all’ACR, al pari di Gallon (in panchina) e Bonanno, inseguito invano a dicembre. I peloritani batteranno ben cinque volte dalla bandierina nel corso del primo tempo. Al 20’ grave ingenuità di Brugaletta che si avventura in un dribbling nell’area piccola: per poco Yeboah non riesce a sfruttare l’occasione. Al 23’ il primo provvedimento disciplinare del match: ammonito l’ex milazzese Cuomo per un fallo su Rosafio. Al 26’ i padroni di casa sono costretti a rinunciare al loro capitano Bonaffini, acciaccato e già in dubbio alla vigilia. Prende il suo posto Pirrone. Al 31’ Rosafio serve Yeboah in profondità: il colored potrebbe presentarsi a tu per tu con Biondi in uscita, ma il controllo non è dei migliori e il Messina spreca un’altra ghiottissima occasione. Soltanto alla distanza, al 42’, si vede il Gela, con la combinazione tra Alma e Bonanno: il capocannoniere del campionato, autore già di 13 reti in stagione, non riesce però a servire nel migliore dei modi di testa Potenza, che in spaccata non raggiunge la sfera. Si torna negli spogliatoi sullo 0-0.
Le due squadre tornano in campo con cinque minuti di ritardo ed entrambe con un uomo in meno. Evidentemente animi un po’ caldi nell’intervallo e doppio rosso per l’ex Polito e Inzoudine. Modica corre subito ai ripari, inserendo Cassaro al posto di Rosafio. All’11’ il difensore è subito protagonista con un servizio in profondità verso Ragosta, che viene però anticipato in extremis da Moi. Ritmi più blandi e match poco emozionante nella ripresa. Al 22’ posizione da posizione insidiosa per Bonanno, la cui parabola viene però deviata in angolo. Subito dopo Mascari rimpiazza Ragosta, apparso un po’ a corto di fiato. Tra i locali invece spazio a La Vardera, ma il canovaccio non sembra mutare. Il neo-entrato è il primo a indirizzare una conclusione verso la porta avversaria nella ripresa, al 34’, senza però inquadrare i pali. Nel finale c’è spazio per Gallon e Stranges. L’ultima emozione al 44’, con la botta da fuori di Lia respinta di piede da Biondi. Non accade più nulla e per entrambe è un’occasione persa in chiave play-off. L’Ercolanese, sconfitta a Nocera, è a otto punti. I playout sono fortunatamente distanti ben sei lunghezze.
Il tabellino. Gela – Messina 0-0
Gela: Biondi; Polito, Bruno A., Cuomo, Moi, Brugaletta, Bonaffini (26’ pt Pirrone), Cosenza, Cataldi (27’ st La Vardera), Bonanno (40’ st Gallon), Alma (45′ st Chichidimo). A disposizione: Cascione, Mansueto, Chirullo, Maniscalchi, Acquaviva. Allenatore: Nicola Terranova.
Messina: Meo, Lia (45′ st Iudicelli), Inzoudine, Bossa, Manetta, Bruno F., Rosafio (6’ st Cassaro), Cozzolino, Yeboah (41’ st Stranges), Lavrendi, Ragosta (24’ st Mascari). A disposizione: Rinaldi, Prisco, Balsamà, Bucca, Barbera. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano. Assistenti: Alessio Mangoni e Matteo Camoni di Pistoia.
Note – Espulsi nell’intervallo Polito (G) e Inzoudine (M). Ammoniti: al 23’ pt Cuomo (G), al 5’ st Cosenza (G), al 12’ st Lia (M), al 36’ st Cassaro (M), al 47’ st Bruno A. (G). Corner: 2-6. Recupero: 1’ pt e 5’ st.