L’esterno Damiano Lia è tra le rivelazioni del Messina, che dopo avere pregustato un grande colpo è costretto ancora una volta a mordersi le mani, nella stagione delle occasioni sprecate. Il 20enne siracusano guarda comunque il bicchiere mezzo pieno: “La gara di Nocera lascia più soddisfazione che rimpianti. Sapevamo di incontrare una squadra forte, che ci aveva battuto all’andata. In una piazza calda siamo entrati in campo per vincere e non per prendere il punto. Eravamo sul 2-0 dopo dieci minuti, avevamo la partita nelle mani”.
Sul banco degli imputati c’è proprio la difesa: “Nella ripresa abbiamo commesso degli errori, come ci è capitato spesso. Non è un fatto di gioventù ma di testa e concentrazione. Ci siamo rilassati e chiusi dietro, loro hanno attaccato e siamo stati sfortunati sul retropassaggio che ha portato al 2-2. Un errore da non ripetere ma che ci può stare”.
Con la Leonzio un anno fa è arrivata la promozione, dopo una rimonta sensazionale e 14 vittorie consecutive, condita dalle reti con Gragnano e Turris. Eppure per Lia quella in corso è una stagione più significativa: “Sono a quota quindici presenze, una in più di Lentini. Nel primo vero anno di D non ho trovato molto spazio, solo spezzoni di venti minuti. C’erano avversarie competitive come Cavese e Frattese, rimpiazzate adesso da Nocerina e Vibonese”.
L’avvento di Modica ha portato a un cambio di ruolo: “L’anno scorso giostravo da esterno d’attacco. Da terzino destro mi era capitato solo nel settore giovanile, che però è un altro mondo. Mi trovo bene e sto imparando a coprire. Con il Portici è stata invece la prima da mezz’ala”.
Poco esaltante invece la precedente esperienza in Liguria, nel Ligorna: “Speravo di giocare, dopo avere atteso a lungo il prestito dal Messina. Dopo appena un paio di presenze, sono tornato subito giù e ho finito il settore giovanile”.
Per Lia nessun gioco è chiuso nell’alta classifica: “Noi pensiamo soltanto all’obiettivo dei play-off, non è semplice ma neanche difficile, anche se non possiamo più sbagliare. Il Troina? Dopo il ko a Gela il campionato si è riaperto. Ci sono ancora molte partite”.
La società ha appena ufficializzato l’ingaggio del francese Yvan Inzoudine, che dovrebbe occupare la corsia opposta a quella di Lia: “È forte tecnicamente, ha gamba e corsa. Anche Stranges e Iudicelli possono darci una mano. Il presidente Sciotto? Ci sta vicino, parla con la squadra. Gli piace il calcio e sta facendo molto. Nelle prime partite lo abbiamo deluso e voleva lasciare. Adesso sa che le cose possono andare diversamente”.
Un’anomalia di questo Messina è rappresentata dal fatto che 21 gol su 23 sono stati realizzati da attaccanti. Proprio Lia e l’ormai ex Pezzella le uniche eccezioni: “Noi non dobbiamo segnare ma difendere. Il centrocampo? Il mister vuole subito palla per gli attaccanti e Yeboah e Rosafio sono giocatori molto veloci. Ragosta e Cocuzza non sono da meno”.
Domenica al “Franco Scoglio” c’è la Cittanovese: “All’andata ce la siamo giocata, pagando il gol subito e i troppi errori in avanti. Dezai avrebbe potuto pareggiarla. Sanno che non troveranno il Messina dell’andata. Siamo un’altra squadra, che ha fame e cerca la vittoria. E il pubblico non merita questa categoria”.