Adesso è un altro Messina. Tre punti nelle disastrose nove giornate iniziali, venti nelle successive nove. Tre le vittorie consecutive, sei dalla trasferta di Palazzolo del 1° novembre, conditi da due pareggi. L’unico incidente di percorso rappresentato dalla sconfitta interna rimediata contro la Sancataldese. Incassata l’umiliante “manita” dalla Vibonese e occupato l’ultimo posto in classifica, i peloritani hanno cambiato marcia sotto la cura Modica e dopo essersi allontanati dalla zona playout, staccando il Palazzolo e scavalcando proprio il Portici grazie all’ultimo successo, vedono adesso la conquista di un posto nei playoff come una missione possibile.
Il calendario non aiuta e proporrà nel girone di ritorno diverse trasferte proibitive, ma ad otto lunghezze dalla quinta (l’Acireale) mutano evidentemente gli orizzonti. L’obiettivo, infatti, ora appare tracciato. Soltanto la capolista Troina (24) e la Vibonese (21) nelle ultime nove giornate hanno fatto meglio del Messina, che in quest’arco temporale ha raccolto un punto in più dell’Igea Virtus e tre rispetto alla Nocerina, prossima avversaria dei giallorossi. Un bel balzo in avanti, frutto del lavoro di Modica e della crescita della condizione fisica di alcuni singoli, oltre che di una maggiore convinzione da parte del gruppo.
Federico Meo e Arcangelo Ragosta sono stati i grandi protagonisti dell’affermazione sul Portici, ottenuta al termine di una sfida tutt’altro che semplice. Il portierino classe 2000 ha respinto il calcio di rigore di Murolo, compiendo nella ripresa un altro intervento provvidenziale, il secondo ha sbloccato il risultato a pochi minuti dal suo ingresso in campo. Cinque le marcature stagionali per Ragosta che ha raggiunto così Rosafio nella speciale classifica, sintomo di un attacco che comincia a girare. Modica ha calato il jolly in corso d’opera inserendo sia il match-winner che Mascari (premiato con la convocazione nella Rappresentativa di Serie D), dopo aver optato dal 1’ per Cocuzza titolare insieme a Yeboah. Le maggiori alternative nel reparto offensivo consentono ora al tecnico di poter adottare più soluzioni, ruotando gli effettivi a disposizione, tra il regolamento legato agli under e le cinque sostituzioni previste da questa stagione.
Contro il Portici, alla ripresa dopo la pausa natalizia, non è stata però una prestazione particolarmente brillante, segno dei carichi di lavoro relativi al periodo di festa. La quarta partita del torneo senza subire reti non assolve inoltre una difesa che ha concesso troppo ai campani, eccessivamente spreconi sotto porta al di là dell’episodio del rigore fallito. Ma è un Messina che ha saputo soffrire, colpendo al momento giusto. A confortare è stato anche lo spezzone di gara disputato da Bettini, subito in grado di dare geometrie in mezzo al campo, innescando Ragosta in occasione del gol della vittoria.