Il direttore sportivo Francesco Lamazza ha presentato i primi tre acquisti formalizzato dal Messina. Tra loro il pezzo pregiato è l’attaccante ghanese David Yeboah: “Ci voleva un attaccante con certe caratteristiche e queste caratteristiche le aveva David. Era incedibile, ma alla fine è arrivato. Modica voleva un giocatore frizzante e con voglia di fare bene per il futuro. Il suo procuratore per un momento ci ha sbarrato la strada, poi non appena si è aperta la possibilità ci siamo fiondati, su di lui c’erano anche cinque o sei società del Nord Italia. Sono andato dritto sull’obiettivo, prendo il giocatore non perché piace ad altri, ma perché piace a me e ci serve. Le chiacchiere stanno a zero sul mercato”.
Yeboah ha tenuto a galla il Roccella, offrendo peraltro una grande prestazione contro il Messina nel match vinto dai calabresi: “David lo conosco dai tempi di Taranto, l’ho rivisto con il Roccella, lo vedevano tutti come un esterno, lui lo può fare ma si sente e si vede prima punta. Chi c’era a Roccella ha visto che tipo di giocatore sia, in quella partita si è portato dietro la difesa, lui sa far salire la squadra e attaccare gli spazi. Ha fame, voglia di arrivare, ha 23 anni e vogliamo che il suo curriculum parta da qui”.
Il dirigente peloritano ha presentato anche gli altri due volti nuovi: “Leonardo è con noi da un mese, è la nostra arma in più e siamo ben contenti di averlo. Rinaldi? Ha debuttato con una sconfitta ma nel calcio ci sta. Dobbiamo completare il parco under, stiamo valutando alcune situazioni, anche da società professionistiche, ma ogni momento può essere buono”.
Sul fronte cessioni, dopo le prime nove partenze, non si escludono ulteriori novità: “Quando c’è il mercato aperto tutti sono cedibili, è impossibile dire chi può restare o no. Dezai ci lascia interdetti, ha delle qualità importanti ma è in predicato di andar via, ma per chi va ne deve venire uno all’altezza. Abbiamo sfoltito tanto, quindi d’ora in poi se qualcuno va via verrà subito rimpiazzato”.
Lamazza ha commentato anche l’ultima cocente battuta d’arresto in campionato: “Della Sancataldese non mi fidavo, era una partita brutta e insidiosa e così è stato. Abbiamo avuto le nostre occasioni, ma due o tre giocatori non sono entrati in partita. Il primo gol è stato rocambolesco, il secondo l’abbiamo visto: presi due gol senza aver subito un tiro in porta. Questo vuol dire che partite facili non ce ne sono: a Trapani nessuno deve pensare che andiamo a fare una scampagnata, inoltre chi gioca contro il Messina si esalta”.