Il Messina è riuscito a svoltare. I sette punti raccolti nelle ultime tre gare hanno cambiato la storia di una stagione che aveva preso una piega drammatica. Tra i protagonisti della risalita c’è anche il difensore Marco Manetta: “È un momento abbastanza positivo, ma c’è poco da celebrare. Siamo contenti, la squadra a mio avviso ha ottime qualità e nel girone addirittura non è inferiore a nessuno. Dobbiamo continuare così e restare concentrati, non possiamo più allentare la presa per riconquistare il terreno perduto”.
L’ACR ha saputo reagire soprattutto mentalmente: “Abbiamo raccolto pochi punti nelle prime giornate, adesso abbiamo ritrovato l’unione e il feeling che nel calcio servono per fare risultati. Se la squadra vince e gioca bene è normale che anche personalmente ne trai un beneficio. Mi sto allenando al massimo per farmi trovare pronto. Dobbiamo continuare a spingere ed inanellare prestazioni positive”.
Difficile spiegare perché durante la gestione Venuto il decollo sia stato costantemente rinviato: “Non so cosa non abbia funzionato. Ci sono stati dei problemi che per più tempo del dovuto non siamo riusciti a superare. Va detto che la squadra era stata assemblata da poco e doveva trovare una quadratura. Ci vuole pazienza nel calcio. Adesso spero di continuare a giocare come sto facendo e ritrovare le vittorie con una certa costanza”.
La gara di Ercolano ha lasciato l’amaro in bocca: “Ci sono stati episodi dubbi, come l’espulsione di Bruno e il rigore non concesso su Rosafio. Su Mascari invece il difensore doveva essere espulso perché era una chiara occasione da gol. Il giallo è previsto dal regolamento solo per il portiere. L’arbitro ha sbagliato, pazienza”.
Bisognerà rifarsi al “Franco Scoglio”: “Domenica meritavamo la vittoria ma avremmo dovuto realizzare un’altra rete. Il punto va bene lo stesso. Adesso dobbiamo battere l’Ebolitana. Con questo entusiasmo possiamo fare punti e risalire. Dispiace per qualche infortunio e le due squalifiche in difesa, ma possiamo compensarle con la rosa molto ampia. Chi sostituirà gli assenti non li farà rimpiangere”.
Sulla lotta al vertice Manetta è chiaro: “La Nocerina è una squadra esperta e anche la Vibonese può ancora dire la sua. Il Troina non mi sorprende però al vertice il girone è apertissimo. In altri concentramenti stanno scappando, qua si deciderà tutto all’ultima giornata”.
Il calciatore originario di Tivoli spera adesso di ritrovare la continuità di impiego dell’ultimo triennio, in cui ha indossato le maglie di Isoli Liri, Città di Castello e Potenza: “Con i lucani abbiamo ottenuto dieci risultati utili consecutivi. La colonna portante dell’anno scorso è stata confermata ed anche per questo sono nettamente primi nel girone H. C’era stato qualche problema, altrimenti sarei rimasto. Ho scelto un’altra piazza importante, che vuole vincere. Per me è anche l’esperienza più a Sud in carriera”.
Per Manetta nel 2010 era arrivato anche il professionismo: “A Matera abbiamo vinto la Coppa Italia e i play-off. Poi ho collezionato 17 presenze in Lega Pro con loro. Ho tanti ricordi positivi, sono stato bene, in una bella squadra. Il presidente era d’altronde Angelo Tosto, proprietario di un canale televisivo che trasmette in Puglia e Basilicata. In panchina abbiamo avuto Roberto Rizzo, che quest’anno era a Lecce, ed Adriano Cadregari, che ora è a Coverciano”.
Il difensore è all’ottavo campionato tra i Dilettanti e ha tanta voglia di affermarsi: “Anche con l’Olbia, nel 2014, abbiamo raggiunto i play-off. Per me fu un momento delicato, perché ero stato fermo per più di un anno per un problema cardiaco riscontrato quando giocavo nell’Anziolavinio, vicino casa. Poi fortunatamente è stato tutto superato”.