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Al Troina duello e primato. La Nocerina aggancia l’Ercolanese, pari Sancataldese-Gela

Signori, si cambia. Al di sotto di una nuova capolista, svaniti anche gli ultimi tabù, è forse una nuova Serie D quella che ha inizio nel turno di Ognissanti. Dal decimo giro ecco allora una nuova apripista: è proprio un Troina ebbro fin dall’esordio a non lasciare l’impresa a metà, per aggiudicarsi la poltrona “per due” finora condivisa con l’Ercolanese. All’ombra del Vesuvio gli ennesi compiono la settima fatica del torneo, ma anche Nocerina ed Acireale si fanno campionesse di tenacia. In trasferta l’urlo di rossoneri e granata scuote l’alta classifica, affondando Paceco e Palmese entrambe battute con notevole onore delle armi.

Mascari entra e sblocca il Messina al suo decimo tentativo

Resta agganciata al treno l’Igea Virtus, se nel limbo del “D’Alcontres” si infrange su un secco 3-0 lo sprint lungo cinque settimane della Gelbison  e nel frattempo si sente davvero la voce della Vibonese, affacciata dal “Razza” con vista sulla griglia play-off una volta piegato il Roccella. Sprofonda invece un Palazzolo in crisi d’identità, che rinnega un avvio da urlo e cade davanti al Messina. I giallorossi mettono in pausa l’incubo proprio allo “Scrofani Salustro”, con la doppietta di Agostino Mascari che fissa il 2-3 in rimonta e cancella lo 0 dalla casella delle vittorie (QUI la cronaca).
Pareggiano (e galleggiano) Sancataldese Gela, inchiodate alla tattica in un derby nisseno senza sussulti, oltre ad un’Ebolitana che acciuffa la Cittanovese ad un passo dal bottino e ad un Portici che salva faccia ed autostima contro i nove irriducibili dell’Isola Capo Rizzuto.

L’Ercolanese gioca un’ora in dieci e cede nel finale partita e titolo di capolista

Si sgretolano allora le porte del “Solaro”, in una finale fuori posto tra le due formazioni in vetta. L’Ercolanese perde la pole position dopo otto turni, stordita dal cocktail di emozioni del primo tempo. Al 19′ i vesuviani guadagnano infatti un calcio di rigore e Sorrentino trasforma per l’1-0. La frenesia del vantaggio è però effimera: intorno alla mezz’ora l’arbitro sventola il cartellino rosso in faccia all’autore del vantaggio, col Troina che giocherà tutta un’ora un superiorità numerica e ne approfitta subito per alzare la cresta. Al 36′ Diop ristabilisce dunque la parità, ripetendosi subito dopo l’intervallo per l’1-2, all’ottavo centro stagionale. I campani resistono ed al 71′ mischiano le carte col gol del pari, ad opera di Rossi. Sembra il preludio ad una svolta, ma è ancora un’illusione. Di lì a 4′ Vasquez trasforma un calcio di rigore per il 2-3, lanciando in orbita la formazione di Peppe Pagana, in testa con tre punti di vantaggio.
Al secondo posto piomba così la Nocerina, che col minimo scarto ma non pochi sforzi si sbarazza del Paceco ed aggancia l’ex capolista a quota 20. I molossi, al 18′, passano in vantaggio con Cavallaro, che non sbaglia dal dischetto, per poi spingere con lo sguardo le lancette dell’orologio e vincere il braccio di ferro del “Provinciale”, che lascia i rossargento al penultimo posto.

Quarto successo in sei partite per l’Acireale, ma è crisi in società

Sul collo delle prime tre si fa poi pesante il fiato dell’Acireale, che seppur alla disperata ricerca di una nuova proprietà non vuol saperne di sedere e pensarci. Sul campo della Palmese –  legata mani e piedi alla griglia play-out – i granata danno spettacolo per tutto il primo tempo e mantengono il -4 dal vertice, entrando in partita con Barraco, al 18′, per pareggiare i conti dopo la rete in avvio di Molinaro. Al 25′ è Sciannamè a gonfiare la rete per il sorpasso, ma prima dell’intervallo è ancora Dario Barraco l’eroe dei granata, col settimo gol in stagione che spiana ai suoi la strada verso il successo. Ad inizio ripresa Le Piane sposta lo score sul definitivo 2-3, con gli etnei che gestiscono al meglio le energie incassando i tre punti. Non c’è però tempo di festeggiare per i granata, con l’attenzione rivolta sugli uffici del Comune. Nella giornata di domani il presidente Rino Pulvirenti si sarà disfatto dell’ASD, consegnandola nelle mani del sindaco: la crisi societaria, insomma, è già aperta.

Con 22 gol fatti l’Igea Virtus ha il miglior attacco del torneo (foto Puccio Rotella)

Al contrario è tutto abbastanza facile per l’Igea Virtus, che consolida il titolo di miglior attacco del torneo imponendo un netto 3-0 al Gelbison, al primo stop dopo cinque gare utili. I giallorossi sono ad ogni modo decisi a lasciarsi alle spalle il passo falso nel derby di Troina e rompono il ghiaccio con Merkaj, che torna al gol al 36′. Nella ripresa timbra il cartellino Fioretti, al 54′ e al 69′ c’è spazio anche per Kacorri, che mette dentro il punto del tris.

Accelera intanto la Vibonese, che si aggiudica il derby calabrese contro un Roccella in ripresa e prosegue senza sussulti la propria risalita. Gli uomini di Sasà Campilongo sbloccano il match interno con Obodo al 21′, raddoppiando con Allegretti al 57′. La sconfitta non cambia la posizione degli jonici, forti di tre risultati utili nelle ultime tre gare, mentre i rossoblù restano ad 8 lunghezze dal vertice, con una gara da recuperare.

Gela
Il pari non giova al Gela, che scende a -8 dal vertice seppure con una gara da recuperare

Non si fanno male, invece, Sancataldese e Gela, sopra la metà classifica rispettivamente con 15 e 16 punti. L’atteso derby del “Mazzola” non si sblocca, complice la pioggia battente che rallenta tutto il secondo tempo. Ficarrotta, in avvio, potrebbe anche sbloccarla, ma gli ospiti tengono bene il campo e nella ripresa si vedono sbarrare la strada sulla linea di porta difesa da Serenari.

Nella bassa classifica soffre l’Ebolitana, che solo all’ultimo istante si accontenta di un pari interno, sventando l’impresa della Cittanovese. Sono infatti i calabresi a dominare la partita, dopo il vantaggio messo a segno da Ortolini su calcio di rigore, sul finire del primo tempo. Al 3′ della ripresa Postorino raddoppia, ma i salernitani replicano nell’immediato e si tengono vivi con un gol di De Rosa, che accorcia in appena due minuti. I calabresi non hanno comunque le forze per prendere di nuovo il largo ed all’87’ Scalzone rovina loro la festa, strappando il pari con la rete del 2-2.

Curva Sud
Torna domenica, al “Franco Scoglio”, il derby tra Messina ed Igea Virtus (foto Alessandro Denaro)

Con non meno sofferenza evita la sconfitta il Portici. Fino a dieci minuti dal termine l’Isola Capo Rizzuto tiene le mani sui tre punti, dopo essere passata in vantaggio alla mezz’ora con Pellizzi. I crotonesi tengono duro, ma nel cuore della ripresa subiscono due espulsioni. All’82’ Maggio ristabilisce così il pari, vanificando gli sforzi dei crotonesi, ultimi in classifica per mantenere il margine di sicurezza dei suoi sopra la bagarre play-out.

Ed in campo si torna già nel week-end. Riecco dopo un’intera epoca il derby tra Messina ed Igea Virtus, mentre la Nocerina è attesa dalla seconda spedizione siciliana in soli quattro giorni. Alla prova del Gela, per lanciare la sfida alle altre sul podio, l’undici di Morgia osserva a distanza l’Ercolanese, che viaggia alla volta di Vibo Valentia.

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