Il prossimo 20 ottobre sarà in uscita “Piramidi”, il primo album da solista di Luciano Panama. L’artista, voce e leader degli Entourage, dopo anni di silenzio torna sulle scene a suo nome e produce otto tracce di sano rock in italiano diretto, sanguigno e senza fronzoli. Otto “canzoni astronave”. Otto canzoni d’amore, destino e morte.
Otto canzoni che arrivano dirette dal cuore. Scritto, suonato, registrato e prodotto interamente da Luciano Panama nel suo studio in Sicilia, per La Dura Madre Dischi – Dimora Records Khalisa Dischi in fomato CD LP – Digitale, il disco è frutto di una lavoro durato circa due anni. Un album sincero in cui anche il suono e il missaggio sono stati trattati il minimo sufficiente, per dare spazio alla registrazione in presa diretta, all’autenticità, alla libertà, al “momento”. Batteria, basso, voce, chitarre, synth, organi, piano, percussioni, elettronica, effetti e suoni vari… tutto opera dell’artista messinese, fatta eccezione per le partecipazioni di due ottimi musicisti: Giovanni Alibrandi al violino in “L’osservatore”, “Come aria” e “Messina guerra e amore” e Matteo Frisenna alla tromba in “Hey My (all’improvviso)”. Un disco libero, diretto e sincero. Non vincolato da scelte di genere o da stilemi da seguire, ma ben più incentrato sui contenuti da veicolare e sulla genuinità nel farlo. La base di partenza è ovviamente l’universo rock (italiano ma anche anglosassone) soprattutto di matrice nineties, ma da lì si parte poi spaziare verso lidi blues, funk, indie, pop o propri della canzone d’autore italiana.