Non ha ancora potuto celebrare il primo successo della sua gestione, ma Pietro Sciotto è parzialmente confortato dalla reazione mostrata dal Messina contro il quotato Gela. “Meritavano di vincere. Siamo bersagliati dalla sfortuna e dal malocchio, ormai credo a tutto… Alla fine se ci pensiamo bene hanno trovato il gol con l’unico vero tiro nello specchio. Anche nelle tre gare precedenti, in cui non abbiamo certo brillato e siamo purtroppo sempre andati sotto nel punteggio, nessun avversario ci ha davvero messo sotto. Perfino con la Nocerina si è vista una reazione nel secondo tempo”.
Ha pesato oltremodo una disattenzione difensiva: “Domenica la partita era stravinta. È incredibile aver subito quel gol, un vero peccato. Con tre punti sarebbe già stata un’altra classifica. Così abbiamo invece sempre l’affanno della rincorsa, che comunque non sarà impossibile. Nocerina e Gela le abbiamo viste: sono buone squadre, quadrate, ma nulla di trascendentale”.
Il massimo dirigente è contento dell’apporto dei cinque nuovi acquisti ma anche delle prime risposte arrivate dai colpi estivi: “Sono contento di Migliorini, che ha fatto girare tutta la squadra. È stato messo in campo e ha dimostrato il suo valore. La squadra sta assumendo una fisionomia”.
Dopo tre settimane di discussioni, è stato finalmente riaperto al pubblico il “Franco Scoglio”: “Onestamente si poteva giocare anche la settimana prima. Magari il pubblico ci avrebbe aiutato a conquistare già all’epoca il primo punto. L’agibilità era provvisoria per via di due prescrizioni residue, che comunque non ci preoccupano. Riguardano infatti le vetrate a bordo campo e l’impianto audio. Confidiamo di risolvere tutto con il Comune”.
Capitolo mercato. Sciotto prevede interventi a breve solo sul fronte dei giovani: “Purtroppo è complicatissimo individuarli. Andavano presi a giugno, ma noi siamo partiti molto tempo dopo. Frezzi e Buda a questo punto restano a Vibo, non abbiamo sviluppi da Caserta (il riferimento è a Donnarumma e Visconti, ndc) e quindi stiamo cercando all’estero”.
Il presidente rimarca il peso degli investimenti supplementari compiuti nel mercato degli svincolati: “Abbiamo investito altri 100mila euro nel mercato di riparazione ed avremo esborsi supplementari per una rosa molto ampia. Abbiamo già 28 stipendi da onorare, sei in più rispetto a quelli che immaginavamo. A dicembre cercheremo quindi di sfoltire la rosa”.
Rinnovata la fiducia al tecnico, nonostante l’unico punto raccolto nel primo mese di campionato: “Abbiamo fiducia in Venuto. Deve stare tranquillo ed impegnarsi. Poteva già avere sette punti, ma è girato tutto storto. Attendiamo i primi risultati con lui in panchina”.
L’imprenditore attivo nel ramo automobilistico non si fascia la testa per le difficoltà emerse nei primi due mesi di gestione: “Ci sono stati problemi, fisiologici per chi ha fatto tutto di corsa. Si è ricostruito tutto da zero. La squadra non era da zero punti prima ed ora è ancora più competitiva. Abbiamo già anticipato gli esborsi sul mercato che avremmo immaginato di effettuare a dicembre. Confidiamo nel supporto delle aziende, perché ad oggi siamo senza sponsor, e dei tifosi, considerando che nei prossimi giorni lanceremo finalmente la campagna abbonamenti”.
Sul fronte stadio, infine, non è tramontata l’idea del “Celeste”: “Il “Franco Scoglio” è troppo dispersivo. Dobbiamo per forza trasferirci nel vecchio impianto di via Oreto. Speriamo di ottenere la collaborazione delle autorità e della Commissione di Vigilanza. L’architetto Pasquale La Spina sta già predisponendo i primi incartamenti. Eventualmente chiederemo un’agibilità ridotta a 3-4mila spettatori, pur di ottenere il lasciapassare”.