Tre sconfitte in altrettante giornate di campionato. Contro la Cittanovese il Messina non è riuscito a schiodarsi da quota zero in classifica, rimediando l’ennesima battuta d’arresto di un avvio di stagione in Serie D tutto da dimenticare. Se alle tre gare perse sul campo (Portici, Nocerina e appunto Cittanovese) si aggiunge anche la mancata presentazione ad Acireale per la sfida di Coppa Italia il desolante quadro è completo.
In pratica il Messina rivive l’incubo del campionato di D 2008-09, quello seguente all’addio dei Franza alla Serie B. L’allora Football Club, – da cui poi nacque l’ACR – affidato a Gaetano Di Maria, riposò alla prima giornata per poi perdere al debutto per 2-1 a Palazzolo, dove non bastò il centro di Niscemi a fronte della doppietta firmata da La Vaccara. Alla seconda gara il ko interno con il Rosarno, vittorioso di misura al San Filippo grazie all’1-0 firmato da Vicentin. Niente da fare nemmeno alla terza uscita ufficiale, complice la sconfitta di Castrovillari. Un altro 1-0, sancito dal rigore trasformato nella ripresa da Andreoli.
Il primo sussulto ci fu solo alla quarta apparizione con il 3-0 inflitto in casa alla Puteolana: a segno Niscemi, Quinto e Debellis. Quindi il nuovo ko a Trapani (1-0), il pari casalingo a reti bianche con la Nissa e quello seguente sul campo della Viribus Unitis, che consentì di abbandonare l’ultimo posto dopo l’ottavo turno. Alla fine fu salvezza, con un paio di turni d’anticipo, a dispetto delle innumerevoli difficoltà. Ampiamente previste allora, probabilmente molto meno oggi. Non erano infatti sicuramente questi i piani di inizio stagione della nuova società presieduta da Pietro Sciotto che deve fare i conti con un preoccupante zero in classifica dopo 270′ da incubo e i chiari messaggi lanciati dal tecnico Antonio Venuto. Il tempo per rimediare c’è, ma la crisi è già aperta.