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FIP, norme più restrittive per il tesseramento di atleti extracomunitari nelle minors

Il nuovo regolamento esecutivo tesseramento approvato dal Consiglio Federale dello scorso 14 luglio disciplina in maniera rigorosa l’approdo di atleti extracomunitari maggiori di 18 anni nei campionati regionali maschili e femminili. Il punto d dell’articolo 66 comma 1 prevede tra i documenti indispensabili per la concessione del tesseramento la copia del permesso di soggiorno, specificando che: “Non sarà ritenuto valido altro documento diverso dal permesso di soggiorno, non sussistendo alcuna equipollenza di questo con altri documenti o situazioni di mera aspettativa. Non è ritenuta valida l’autocertificazione. Non è ritenuto valido il permesso di soggiorno rilasciato per motivi turistici o per lavoro subordinato sport/attività sportiva dilettantistica”. Ossia tutte le fattispecie utilizzate in precedenza per i tesseramenti di atleti extracomunitari nella stagione 2016-17, poi sanzionati dal Tribunale Federale con squalifiche per i presidenti delle società che non avevano agli atti un regolare permesso di soggiorno come previsto dal precedente comma 9 dell’articolo 1 R.E. tesseramento, e gli atleti sbarcati in Italia richiedendo adambasciate e consolati negli Stati Uniti un visto turistico. Ovviamente resta la possibilità di tesserare nei campionati regionali atleti e atlete senior con passaporto comunitario, per i quali serve soltanto il nulla-osta della relativa federazione di appartenenza.

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