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Messina

Volano gli stracci tra il Torregrotta ed il sindaco Ximone: ”Noi sfrattati. L’ACR vada a Giammoro!”

Duro intervento del Torregrotta sulla concessione dello stadio “Gangemi” all’ACR Messina da parte del comune, anche se per lo spazio di due soli allenamenti. Il club rossoblù ha infatti pubblicato sul proprio sito ufficiale una nota senza fronzoli, denunciando con chiare stoccate all’amministrazione comunale quello che a parere dei dirigenti tirrenici sarebbe stato un vero e proprio “sfratto”. E se è proprio in queste ore che la biancoscudata sta per trasferirsi nell’impianto di Giammoro, come peraltro suggerito nella nota dal sodalizio torrese, c’è da credere che quanto apparso sul canale web della società locale sia risultato determinante per sciogliere in poche ore il qui pro quo tra i protagonisti del pomeriggio di ieri.

Torregrotta
Il Messina si è allenato per due volte sul sintetico di Torregrotta

Ma ecco, di seguito, la nota pubblicata dal Torregrotta: “Ripresa lunedì la preparazione estiva in vista dei prossimi impegni ufficiali, la settimana di allenamenti del Torregrotta di Beppe Borelli ha dovuto subire questo pomeriggio un brusco quanto inatteso stop – ammonisce il club -, con la sorpresa per squadra, tecnici e dirigenti, di trovare già all´interno dell´impianto, “scortata” peraltro dal Primo Cittadino del Comune tirrenico, dal Vice-Sindaco e dall´Assessore allo Sport, il gruppo dell´ACR Messina al completo, intento ad allenarsi agli ordini di mister Antonio Venuto sul sintetico del “Gangemi” in ottica della gara di esordio del Campionato di serie D, in programma domenica a Portici.

Il Torregrotta reclama di aver già bloccato l’impianto per tutta la fase del pre-campionato

Il tutto – si spiega su asdtorregrotta.it – nonostante già il 21 luglio scorso e, in seconda battuta il 4 agosto subito dopo la formalizzazione dell´iscrizione al Campionato Regionale di Promozione ed alla Coppa Italia, si fosse provveduto, come da Regolamento Comunale, a comunicare il calendario settimanale delle attività in programma della Società per la Stagione Sportiva 2017/18 e dal quale si può evincere come l´impianto di C.da Maddalena fosse stato preventivamente richiesto per lo svolgimento della preparazione sin dal primo pomeriggio.

 

L’attacco del presidente Sindoni: “Ritiriamo la squadra!”

Comprensibile il rammarico del Presidente Nino Sindoni e del suo entourage, oltre ovviamente che di Beppe Borelli, costretto a fermare la squadra nel pieno della sua fase di preparazione pre-campionato, pur nella consapevolezza che a fronte di un´Associazione Sportiva, l´ASD, che da 44 anni presente sul territorio, attende legittimamente di sentirsi tutelata dalle Istituzioni Locali – denuncia la società di Nino Sindoni -, limitandosi ad usufruire con tutte e otto le categorie previste dalla FIGC dell´unico impianto calcistico disponibile nella propria cittadina che presenta già di per sè criticità tali da mettere in dubbio fino a questa estate la sua omologazione, si tende invece a gravare lo stesso manto erboso ormai con alle spalle 14 anni di anzianità e già peraltro al limite della praticabilità, agevolando peraltro un sodalizio che, senza nulla togliere al suo blasone ed alla piazza che rappresenta per bacino di tifosi, oltre a poter essere ospitato nella vicinissima Giammoro – è la chiosa profetica della nota dei torresi – , ove ha sede la società satellite dell’ACR, retta dalla stessa famiglia Sciotto, che dispone di un campo sportivo Comunale in erba naturale e omologato, potrebbe in alternativa richiedere ospitalità nei comuni viciniori, dove l´attività non è in diversi casi neppure iniziata.

Consolo e Rappoccio
Intanto il Messina si trasferisce a Giammoro, come “amichevolmente” suggerito dalla nota apparsa su asdtorregrotta.it

Preso atto di quanto sopra, il massimo dirigente del club rossoblù – continua il testo -, informato soltanto nel pomeriggio di ieri del cambio di programma, ha esortato i rappresentanti dell´Amministrazione Comunale a voler riesaminare il caso in questione, declinando ogni responsabilità da ogni e qualsivoglia conseguenza dovesse scaturire da questa decisione, non escludendo a priori il ricorso a decisioni estreme, ivi compresa la rinuncia alla partecipazione ai campionati – ammonisce il Torregrotta – , con ampio risalto nelle cronache sportive siciliane e la inevitabile ricaduta negativa sui responsabili di un provvedimento che lede e mortifica ancora una volta, oltre un quarantennio di onorata attività che ha consentito alla nostra cittadina di essere conosciuta ed apprezzata anche oltre i confini regionali. Nel frattempo, alla squadra – conclude la nota  -, non è rimasto altro che raccogliere i propri indumenti ed il materiale sportivo dallo spogliatoio per lasciarlo libero per i prossimi giorni agli ospiti e tornare ognuno alle proprie abitazioni”.

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