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Tirrenia, il presidente Sciotto: “Lavoro e piedi per terra. Così saremo protagonisti”

A casa Sciotto il calcio è ufficialmente diventato un affare di famiglia. Sulle orme di papà Pietro, appena diventato numero uno dell’ACR Messina, anche Paolo è pronto a guidare la Tirrenia nel prossimo campionato di Promozione.

I giocatori della Tirrenia hanno iniziato la preparazione il 3 agosto scorso (Foto tratta dalla pagina facebook della società)
I giocatori della Tirrenia hanno iniziato la preparazione il 3 agosto scorso 

Nuova società, appena nata dalla fusione della formazione maggiore del San Filippo del Mela e della società di puro settore giovanile Comprensorio del Tirreno, la nuova società ricalca le orme di un vecchio progetto comprensoriale quale era stato il Valle del Mela. Sotto la nuova egida Sciotto curerà parecchio l’ambito giovanile, ma ha già lanciato il proprio guanto di sfida al prossimo campionato di seconda serie regionale anche se – assicura – non ci sarà per voli pindarici o facili proclami. Il presidente del neonato club giallorosso mostra allora il proprio entusiasmo per questa nuova scommessa calcistica: “Questa è una nuova società che è nata grazie alla fusione di queste tre realtà. Il Comprensorio del Tirreno aveva in dotazione un buon settore giovanile da cui poter partire, il Città di San Filippo del Mela ed in realtà anche la Gualtierese, la squadra del nostro paese d’origine. La nostra famiglia già da qualche anno è impegnata nel calcio, serviva un progetto duraturo e da qui è nata questa operazione. Per fare un campionato che conta serviva anche un campo presentabile e quello di Giammoro, dove giocheremo le partite casalinghe, lo è davvero. Non si poteva pensare di fare tutto in un solo paese, la partenza deve essere una scuola calcio importante e da qui ci saranno le squadre Juniores. Collaboreremo con l’ACR Messina, abbiamo già fatto qualche stage”.

Pietro Sciotto
Pietro Sciotto insieme ai due figli Salvatore e Paolo  (foto Giovanni Chillemi)

 

Circa gli obiettivi della stagione, Sciotto non si sbilancia: “L’aspetto territoriale della nostra società sarà molto importante – ha dichiarato –. Il settore giovanile deve diventare la linfa vitale della nostra società. E’ fondamentale mantenere i piedi ben saldi a terra, dobbiamo pensare che siamo in un girone molto complicato, dovremo sostenere trasferte nell’hinterland catanese. E’ una categoria dove c’è da battagliare . Prima di tutto dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile, tutto quello che succederà sarà buono. Siamo una società appena costituita, sarebbe deleterio per noi fare proclami o – dice – andare troppo in là con la fantasia. Le ambizioni mi preme che le abbiano i calciatori e il mister, piano piano sono sicuro che faremo bene ma ad oggi non mi sento di fissare un obiettivo. Mercato? La rosa è quasi tutta al completo, a breve ufficializzeremo un attaccante. In porta possiamo contare sull’esperienza di Stefano Bucca che ha militato anche in Eccellenza, in mezzo ci sono Laquidara ed Aloe per non parlare di Elias, un ragazzo ghanese su cui noi puntiamo tanto”.

Un buon organico guidato in panchina da Paolo Bitto (26 anni), tecnico emergente che può contare anche una collaborazione al fianco di Antonio Venuto: “Puntiamo molto su di lui e sul suo staff. Siamo sicuri che sarà il nostro valore aggiunto. Nuova società, presidente giovane e il tecnico non poteva essere da meno”.

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