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Sporting S. Agata, Fiasconaro: “Che emozione la promozione al primo anno dedicata al nostro Sasà Brogna”

Il tecnico della Sporting S. Agata Massimiliano Fiasconaro rivive l’avvio del nuovo progetto tecnico, il salto di categoria dal campionato di Promozione, il lungo duello col Castanea e gli obiettivi in vista della nuova stagione nel difficile torneo di serie D.

Massimiliano Fiasconaro e la città di Sant’Agata Militello hanno un rapporto speciale che affonda le radici sin dagli inizi degli anni ’90 quando l’head coach in quattro anni ha vinto due campionati, raggiungendo i playoff della serie C1 e sfiorando sul campo la serie B, in uno dei momenti più alti della pallacanestro nella cittadina nebroidea. Fiasconaro ha poi raggiunto risultati importanti anche sulle panchine di Cefalù, Messina, Milazzo, Torrenova prima del ritorno la scorsa estate tra le fila della neonata Sporting S. Agata.

Il tecnico, dal punto di vista professionale un apprezzato ispettore capo della Polstrada, racconta l’avvio del progetto curato e ideato a stretto regime con la famiglia Mangano.

L’interno del nuovo “PalaMangano” di Sant’Agata di Militello

“La loro proposta mi ha subito colpito, quella di far rivivere il basket a Sant’Agata Militello dopo i fasti del passato. Sono imprenditori che hanno grande volontà di fare bene ed hanno preso spunto dall’avvenuta consegna dopo quattro anni del nuovo avveniristico impianto, il centro sportivo polifunzionale PalaMangano, la casa della Sporting S. Agata. Il palazzetto per basket e volley è un lusso per queste categorie, il risultato di un project financing che ha dato alla luce ad una struttura da oltre 1000 posti con ampi spazi, oltre ad una palestra ed un centro benessere, una piscina a sei corsie, un campo di calcio a 5 in erba sintetica ed una sala conferenze. Sappiamo che adesso riaprirà anche lo storico PalAuxilium ma la nostra casa non cambierà. In avvio abbiamo avuto ottimi numeri per il Settore Minibasket con oltre 65 bambini mentre la prima squadra è ripartita dal basso, dalla Promozione. Abbiamo creato un bel gruppo con ragazzi che si sono spesi per un obiettivo comune, ho convinto a giocare anche mio fratello e mio nipote, due generazioni a confronto”.

Stagione lunghissima, tanti ostacoli ma risultato prestigioso col salto di categoria arrivato sui titoli di coda dopo aver cercato di ottenere una wild card in estate.
“Quest’anno il livello della Promozione è cresciuto, le squadre erano attrezzate e la formula richiedeva grande impegno per tutto l’anno. Bellissima la sfida a più riprese col Castanea, ci siamo affrontati più volte in stagione e tutte le sfide sono vissute su binari di grande correttezza, il gemellaggio finale tra le squadre è stato un bel segnale. La conquista della serie D la dedichiamo a Sasà Brogna, grande sportivo a trecentossessanta gradi e figura di riferimento sempre vicina a noi. La finalissima con Castellammare del Golfo ha inoltre portato al palazzetto oltre 1000 persone e testimonia la voglia di basket della città”.

Gioa Sporting S. Agata

Prossimi obiettivi, costruzione del nuovo roster e consolidazione in D nel rispetto di una crescita graduale del club.
“Adesso servono investimenti mirati che la proprietà farà, punto a confermare il gruppo storico magari svecchiandolo oltre a pescare qualche valido giovane dell’hinterland. In quintetto arriveranno almeno 2 innesti importanti, li preferirei italiani ma con i contratti che ormai si stanno definendo potremmo anche ricorrere al mercato comunitario mentre gli extracomunitari sono ormai un capitolo chiuso dopo le peripezie di tesseramento dello scorso anno. Definiremo tutto a breve. Ribadisco che opereremo con cautela senza cadere in facili errori. Non dimentico i fallimenti del passato per cui le mosse non saranno affrettate. La nostra è un’associazione a responsabilità limitata costituita con atto pubblico, per cui puntiamo a stabilizzarci”.

Campionato che presenterà due gironi, tante le messinesi e Sant’Agata vuole fare bene anche al piano di sopra.
“Saremo chiaramente inseriti nel girone messinese, essendo al momento 21 le squadre la suddivisione vedrà un raggruppamento ad organico dispari. Torrenova prova a salire in C già da due anni e parte senza dubbio coi favori del pronostico per possibilità economiche ed intelligenza nel costruire la squadra, rivolge do le proprie attenzioni ad atleti utili per la categoria e giocatori top per la D come Stuppia. Il Castanea saprà farsi valere, Carpinteri e Campi sono due certezze e poi vedo grande coinvolgimento tra squadra e giocatori, una bella cosa. Credo che tutte le messinesi comunque proveranno a dire la loro. Sappiamo ancora poco delle squadre di altre province come Agrigento, Catania e Trapani ma affrontarle sarà dura. Mi auguro infine che la formula del torneo sia semplice e meno dispendiosa rispetto allo scorso anno, da addetti ai lavori vorremmo essere coinvolti dalla Federazione nelle scelte logistiche”.   

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