Angelo Rea c’è, anzi ci sarebbe. L’ex di Varese e Avellino non nasconde la propria disponibilità a ripartire da Messina, seppur dalla Serie D. Riavvolgendo il nastro della sua esperienza in riva allo Stretto, il difensore romagnolo non può però che masticare amaro. A parlare, infatti, è uno dei leader di uno spogliatoio che ha dato tutto sotto il profilo morale tecnico, in una stagione allucinante, vissuta tra mille difficoltà e conclusa con una stoica salvezza sul campo prima della beffa del 14 luglio, quando il Messina è sparito dai quadri professionistici.
Guardandosi alle spalle, non ha comunque nulla da rimproverarsi: “Credo che abbiamo fatto un miracolo, ma questo è sotto gli occhi di tutti. Nessuno ci ha dato una mano, il mercoledì ci allenavamo anche sui campi di Carmine Coppola. Nella settimana prima della partita con la Juve Stabia abbiamo fatto un solo allenamento a Limina, a un’ora e mezza di distanza dalla città e alla fine abbiamo anche vinto quella importante gara. Le motivazioni nel calcio spesso sono più importanti della preparazione, abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo, raggiungendo l’obiettivo”.
“Io e i miei compagni – aggiunge – possiamo camminare per Messina a testa alta: un mio amico rimasto in città continua a ringraziarmi. I sei mesi di stipendio che non abbiamo preso pesano, ma tra due o tre anni li recupereremo (almeno in parte, ndc). Rimane il grande impegno che abbiamo messo per il Messina e tutti quelli che gli vogliono bene e questo nessuno potrà mai togliercelo”.
Rea ammette i contatti con il neo patron dei peloritani Pietro Sciotto, ma adesso dalla sua casa di Cesenatico attende la proposta della società: “Ho sentito il presidente, che voleva avere il piacere di conoscermi. Mi ha detto che ha sentito parlare bene di me e dell’attaccamento che ho mostrato verso la maglia del Messina. Mi ha chiesto se c’era la volontà di tornare ed io ho dato la mia disponibilità. Però attualmente non c’è stata alcuna offerta da parte della società. Per me non è un problema scendere di categoria, ma ho chiesto delle garanzie perché in Serie D non ci sono i contratti e quindi devo anche pensare al bene della mia famiglia. Ho offerte dalla Serie C, ma per me la chiamata del Messina non sarà mai come le altre. Ci sentiremo in settimana e vedremo”.
Rea spende poi parole di elogio per Sciotto: “Mi ha fatto una buona impressione, mi sembra un presidente molto passionale e che ha voglia di riportare il Messina lì dove merita. Ma sotto un certo punto di vista non potrebbe essere altrimenti, perché dopo un fallimento solo chi ha voglia di mettersi in gioco e un grande amore per ciò che si fa può investire nel calcio. Ha voglia di creare fin da subito un Messina competitivo”.
Il difensore sa benissimo che tipo di campionato aspetta il Messina: “Saranno delle battaglie, la squadra ad ogni trasferta sarà attesa al varco, andrà in campi dove sarà vissuta come la partita dell’anno. Il Celeste? Io non ci ho mai giocato, ma già quando mi allenavo lì ho pensato che quello stadio è un valore aggiunto. Ho visto vecchi video e fa davvero impressione, devo dire che era veramente una bolgia e credo che tornerà così se la squadra risponderà a dovere. Il presidente lo ha capito bene ed è per questo che farà di tutto per tornare a giocare al Celeste”.