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Patti, Sidoti: “Non potevamo dilapidare la salvezza. La città stia vicina, non la deluderemo”

Dalla grande gioia alla paura prima della normalità, tutto questo racchiuso in pochi mesi. Per il basket a Patti non ci sono mezze misure, infatti dopo la grande impresa della conquista della salvezza nel campionato che segnava il ritorno in serie B culminata nello spareggio salvezza di Maddaloni, la società bianconera ha vissuto momenti di profonda riflessione al suo interno cercando la forza per strutturarsi e rilanciare la propria partecipazione al terzo campionato nazionale che è stata ufficializzata a metà luglio.

Determinante in tal senso la ferma volontà del gruppo dirigente nel proseguire l’opera iniziata quest’anno, nella consapevolezza di dare continuità ad un progetto che punta alla piena valorizzazione di atleti locali oltre ad un cambio di denominazione sociale (da Sport Patti all’attuale denominazione Patti Basket, ndc) resosi necessario in conformità alle disposizioni federali. Anima del progetto tecnico non può che essre la bandiera Pippo Sidoti, lui che in società non si limita ai compiti di direzione della squadra ma che oltre al peso della panchina ricopre un ruolo determinante nel coinvolgimento di tutte le componenti attive al consolidamento del piano sportivo.

Il coach pattese Pippo Sidoti

L’esperto allenatore, un veterano tra A2 e B, da sempre ha affiancato il suo nome alle imprese del basket cittadino e dopo la meritata salvezza chiede al suo gruppo una nuova fatica.
“Lo scorso anno, di comune accordo con la società, abbiamo fatto delle scelte: puntare su un gruppo di giocatori pattesi per capire se in futuro ci potevano essere le condizioni per continuare a disputare la serie B. I risultati ci hanno dato ragione, abbiamo raggiunto l’obiettivo e quest’anno si è ripartito con un anno di esperienza in più. Abbiamo lanciato tanti giovani ma di sicuro la sorpresa più grande é stata la maturazione di Mazzullo che quest’anno partirà da numero 4 titolare. Lo scorso anno abbiamo raggiunto un traguardo insperato togliendoci grandissime soddisfazioni soprattutto per i tre derby vinti. Dopo l’infortunio di Daro Gullo in molti ci davano per spacciati ma invece abbiamo trovato la forza ed il carattere ma soprattutto la nostra difesa ha fatto la differenza consentendoci di realizzare un sogno chiamato serie B”.

Il tecnico spiega l’avvio della programmazione caratterizzata da alcune riflessioni in seno alla società: “Se ne sono dette tante sul nostro silenzio dovuto solo ed esclusivamente ad una riorganizzazione societaria cioè trasformare la Asd in Srl. Sulla partecipazione al campionato non ci sono stati mai dei dubbi. Certo reperire i fondi per partecipare al campionato di serie B non é semplice ma con l’aiuto dei nostri sponsor che in questi tre anni ci sono stati sempre vicini siamo riusciti ad allestire squadre sempre competitive. Anzi colgo l’occasione per invitare gli imprenditori e non che ne hanno la possibilità di starci vicino per realizzare insieme anche quest’anno un progetto competitivo, sperando che anche l’Amministrazione faccia la sua parte”.

La squadra non deluderà le attese, il Patti Basket tra conferme e nuovi innesti è molto attivo per arrivare con un roster definito prima dell’inizio della preparazione precampionato.
“Prima di tutto abbiamo pensato su quali basi dovevamo costruire la squadra, la prima conferma non poteva che essere il nostro capitano Peppe Costantino (è atteso il classico nero su bianco, ndc), giocatore che lo scorso anno è stato l’uomo guida in campionato per i nostri giovani e poi il resto della truppa pattese, i vari Busco, Nino Sidoti, Ettaro e Alessandro Sidoti. Fatto questo dovevamo mettere dentro nel reparto piccoli una guardia tiratrice e, come non capita spesso, sono riuscito a chiudere con il primo che avevo nella mia lista di preferenze, Luca Fowler. Un ragazzo giovane che lo scorso anno ha fatto un buonissimo campionato con la maglia della Stella Azzurra Viterbo nonostante una retrocessione arrivata nel finale. Nel reparto lunghi siamo quasi al completo, manca ancora l’ultimo tassello che annunceremo tra qualche giorno, il giovane Pappalardo grazie alla sua duttilità può ricoprire anche lo sport di centro. Mazzullo e Pekovic saranno i due numeri 4 mentre il primo pivot sarà Andrea Locci, ragazzo con grandi doti tecniche, giovane (è un classe 1993) ma con una buona esperienza in questo campionato”.

Costantino pedina inamovibile per Patti

Tre le formazioni siciliane in scena, ciò comporterà altrettanti derby che offrono quel pepe in più al torneo e son le sfide attese dai sostenitori.
“Anche quest’anno i derby sono tre, un peccato la rinuncia prima del campionato di Cefalù. Lo scorso anno abbiamo ottenuto un bel 3 su 4 con il pronostico a sfavore in sfide sentite. Quest’anno non so, speriamo di essere competitivi come lo siamo stati nella passata stagione e magari essere la sorpresa del campionato”.
Infine la ricetta di coach Sidoti per vivere un torneo che possa riservare lo stesso epilogo di quello che ha segnato il nuovo esordio in B.
“Spero principalmente che i nuovi arrivati si inseriscano con facilità nel mio sistema di gioco anche se so già con certezza che il compito mi sarà facilitato dal gruppo di giocatori pattese che ormai da tempo conoscono bene la mia pallacanestro”.

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