Giorni frenetici in casa Gela. Dopo il passaggio di quote della società dalle mani di Tuccio a quelle di Mendola – che ha consentito in extremis l’iscrizione alla Serie D – cominciano le grandi manovre in vista del via al prossimo campionato. All’indomani del varo del nuovo Gela non ha allora trovato ostacoli la conferma del direttore sportivo Giovanni Martello, ma è clamorosamente saltata quella di Pietro Infantino. L’ex allenatore di Messina ed Atletico Catania ha rifiutato l’offerta della società biancazzurra, dopo essere stato sondato anche dall’ACR del suo storico amico Franco Proto prima della caduta nel baratro del fallimento da parte della biancoscudata.
Dopo una stretta di mano ed i ringraziamenti di rito si è così chiusa l’avventura del tecnico di Cammarata sulla panchina dei nisseni ed ha preso il via il toto-allenatore. Ed nell’improvviso cambio tecnico si è inserita la voce della tifoseria, che invoca il nome di mister Danilo Rufini. 45 anni, il tecnico nella scorsa stagione sulla panchina del Milazzo ha conquistato il tifo gelese – che lo ha ribattezzato “il sindaco” – nelle cinque stagioni vissute da calciatore nella città del Golfo tra Serie D e C2. Adesso l’ipotesi Rufini irrompe sul tavolo a cui siedono il ds Martello e la nuova proprietà, entrambi spiazzati dal no di Infantino dopo la più che positiva stagione appena andata in archivio. Con un ritiro da programmare ed una squadra da costruire il Gela ha comunque fretta di occupare di nuovo la propria panchina. La città, a riguardo, si è già espressa.