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Sant’Agata, il dg Meli: “Massima stima per Bottari. Per il “Fresina” serve uno sforzo del Comune”

Il Città di Sant’Agata non nasconde le proprie ambizioni e prepara una stagione di alto profilo. La scorsa stagione i biancazzurri hanno regalato parecchie emozioni ai propri supportes, specie in una prima parte di campionato avvincente che ha fatto cullare a lungo il sogno della promozione in Serie D. Proprio da qui vuole ripartire il Sant’Agata, che da sorpresa vuole diventare una solida realtà dell’Eccellenza.

Benedetto Bottari
Benedetto Bottari ha lasciato il Città di Sant’Agata dopo pochi giorni

L’inizio di stagione però non è stato dei più semplici, visto l’improvviso addio del direttore sportivo Benedetto Bottari, che ha salutato a poche settimane dal suo annuncio a causa di un grave problema familiare. Il direttore generale Ettore Meli spiega: “Non è stata una situazione facile e siamo vicini al direttore Bottari, perché gli affetti familiari hanno la priorità su tutto. Ci siamo potuti confrontare con una persona capace e squisita – afferma – purtroppo gestire una situazione del genere lontano da casa non è semplice e perciò ha deciso di lasciare. La stima nei suoi confronti rimane intatta. Il sostituto? Siamo aperti ad ogni ipotesi. Stiamo valutando se ingaggiare un ds o team manager, ancora non abbiamo deciso che tipo di figura prendere. Certamente siamo alla ricerca di qualcuno”.

Un primo piano di Boris Zingales

Il Sant’Agata però riparte dai santagatesi. Da quello zoccolo duro che vive la maglia come una seconda pelle. In questo contesto, i rinnovi di Zingales, Mincica e Cicirello rappresentano un buon punto di partenza, così come l’ingaggio di Russo: “Noi vogliamo confermarci – continua Meli – stiamo cercando di migliorare lì dove la passata stagione abbiamo avuto la coperta corta. La nostra squadra è giovane, quindi l’ingaggio di Russo aumenta l’esperienza. E’ impossibile confermare tutti, l’anima santagatese ci darà sempre qualcosa in più e loro sanno che vogliamo crescere e vincere invece a loro”.

Altra nota dolente riguarda lo stadio. Meli ritorna infatti sulla questione “Fresina”, dopo la decisione della società di abbandonare l’impianto: “Tutti i Comuni versano in situazioni economiche difficili, ci rendiamo conto che è difficile gestire un impianto sportivo. Non vogliamo – dice – fare polemiche ma non si può neanche pensare di poter giocare  nello stesso campo in cui abbiamo disputato le gare casalinghe lo scorso anno. Il terreno di gioco è duro, lo scorso anno non avevamo neanche l’acqua per poterlo bagnare. Se si fosse potuto rimettere la sabbia e avere l’acqua a disposizione allora saremmo stati disposti a fare un passo in avanti, il contrario vorrebbe dire vivere gli stessi disagi della passata stagione e questo vorrebbe dire non fare calcio. Non si può chiedere  a questa società di risolvere pure i problemi della struttura. Alternative non ce ne sono molte, valuteremo i campi di Rocca di Caprileone o Capo d’Orlando”.

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