Un appello ad unire le forze, per garantire ancora a San Piero Patti il palcoscenico della Promozione e per prepararsi al meglio all’inizio di un nuovo ciclo segnato dalla nuova stagione sportiva. L’Iniziativa cerca adesso una convergenza più ampia possibile sul proprio progetto, se bisogna davvero risvegliare l’interesse per mantenere intatte le ambizioni del club giallorosso. Ed è proprio il presidente Ivan Pintabona – ai nostri microfoni – a svelare lo stato dell’arte in casa L’Iniziativa a pochi giorni dall’apertura della stagione 2017/18. Il numero uno del sodalizio nebroideo illustra infatti tutte le criticità affrontate insieme agli altri soci, per poi lanciare il proprio monito a chi ha a cuore le sorti del calcio cittadino, nessuno escluso.
“Stiamo programmando la prossima stagione – afferma Pintabona – e dovremo riorganizzarci complessivamente perché San Piero Patti possa reggere l’urto della Promozione e proseguire il cammino che gli compete. Parlo del paese perché è questo il nostro interlocutore, oltre che, come sempre, il nostro fine ultimo. Abbiamo intenzione di parlare chiaro agli sportivi sampietrini, indicando delle linee guida chiare per un progetto che deve tenere sportivamente unita la nostra comunità. Per questo, prima che guardare all’aspetto tecnico, ci siamo premurati ad incontrare il nuovo Sindaco e l’assessore a cui ha appena conferito la delega allo Sport. Abbiamo confidato loro il nostro più grande cruccio – rivela – ovvero quello di vivere in una piccola realtà in cui non si riesce, ormai da tempo, a trovare una visione unitaria, una soluzione che possa veicolare le energie degli sportivi in un’unica direzione”.
Pintabona chiede insomma all’amministrazione di incoraggiare una reunion delle società sportive esistenti, per abbattere delle barriere che arginano la forza di tutte le associazioni in campo. Dal municipio – ed in particolare dalla giunta comunale – possono a suo parere partire imput decisivi: “Ci appare questa la soluzione più ragionevole, se non è completamente priva di senso qualsiasi altra ipotesi: è infatti proprio in questo senso – dice – che la nostra società è disposta muoversi. Si è pertanto chiesto all’amministrazione di mediare tra le associazioni esistenti, perché si possa unire tutto sotto un progetto comune per San Piero Patti. Siamo certi che l’assessore Lamancusa sentirà la responsabilità di questo progetto, perché proviene dal mondo dell’associazionismo ed è un profondo conoscitore delle realtà sportive del nostro paese.
Da soli, con le nostre forze ed in un proliferare di divisioni che frammenta investimenti economici e genera confusione sarà davvero difficile. Vogliamo solo garantire al nostro paese – precisa – il prestigio che è proprio di una storia di 13 anni senza l’ombra di una retrocessione, di una scalata ad una categoria che a testa alta abbiamo mantenuto e che vogliamo continuare a sentire nostra. Per questo, ripeto, c’è bisogno tutti: non va messo a rischio tutto ciò. Auspichiamo, per fare un esempio, un’equa e ragionata gestione delle strutture sportive, – prosegue il presidente de L’Iniziativa – che guardi all’interesse collettivo più che quello delle singole associazioni e che consenta a quest’azione seria in cui tutti siano coinvolti. Possiamo intanto valutare positivamente l’incontro in Comune – afferma – perché si è tra l’altro tornato a parlare di impiantistica sportiva e traspare l’interesse del sindaco Fiore a risolvere determinati problemi strutturali di cui paghiamo lo scotto da troppo tempo. Osservate queste problematiche, ci auguriamo che possa partire un serio percorso di unificazione, perché no, promosso proprio dall’amministrazione, utile all’interesse di tutti. Per San Piero Patti L’Iniziativa c’è!” – ha concluso -.
E secondo le stesse dichiarazioni di Pintabona bisognerà ancora attendere prima di conoscere il futuro della formazione allenata nella scorsa stagione da Francesco Nardi, tecnico adesso lontano dal club giallorosso in cerca di prospettive migliori. L’Iniziativa, prima che alla programmazione tecnica, guarda appunto ad un vero e proprio sogno di rifondazione. Il tempo stringe, ma i dettagli possono aspettare: il sodalizio nebroideo ha davvero bisogno di voltare pagina.
