Tra i sei calciatori sotto contratto con il Messina per la prossima stagione c’è anche l’attaccante Giuseppe Madonia, che confida in una risoluzione delle problematiche economiche del club: “La società ha dato segnali importanti, lavorando a 360 gradi. Presto conosceremo il nostro destino. Si stanno facendo sacrifici per formalizzare l’iscrizione ed evitare il fallimento. Noi abbiamo già garantito il nostro appoggio”.
Il contributo del 34enne attaccante palermitano è stato un po’ altalenante: “A livello personale mi auguravo di giocare qualche partita in più. Ad ogni modo mi sono tolto qualche soddisfazione, come la doppietta con il Catania, realizzando complessivamente sette reti. Non è stata chiaramente la mia migliore stagione ma è stata un’annata particolare, in cui ne abbiamo viste di cotte e di crude. Però l’obiettivo è stato raggiunto e la proprietà subentrata a metà anno vuole salvare anche per questo la Lega Pro”.
Le partenze dei tanti elementi in prestito o in scadenza imporranno l’ennesima rivoluzione: “Ci sta. La società partirà comunque dalla base rappresentata dai confermati per costruire una squadra che possa arrivare almeno ai play-off. Chi rimane, come Berardi, Rea, De Vito e Musacci, può dare il solito contributo. Poi arriveranno giovani validi, che potranno fare bene per il Messina e per loro. Quest’anno, se ci fosse stata maggiore tranquillità, avremmo poteva puntare al settimo o all’ottavo posto. Abbiamo fatto cose importanti, in una situazione assurda”.
La Lega Pro sta studiando regolamenti che daranno ancora più spazio ai giovani, limitando invece l’impiego degli over: “Con più under si riducono i costi, ma si va ad intaccare certi equilibri. Qualche esperto in squadra serve sempre, soprattutto se hai obiettivi importanti. Ci sono giovani bravi, che magari trovano spazio indipendentemente dalla regole. Ma ci sono anche elementi che dopo tre anni scompaiono dal professionismo. In C purtroppo si fa fatica”.
Madonia è stato grande protagonista della scalata del Trapani dalla Seconda Divisione alla B, collezionando oltre 90 presenze e 30 reti con i granata, costretti ora a ripartire dalla C: “Mi dispiace per loro, perché avrei magari voluto incrociarli in B. Sono stati quattro anni bellissimi, in cui abbiamo fatto la storia. Due stagioni fa hanno sfiorato la A, ora sono qui con noi. Non me lo aspettavano, ma oggi nel calcio può accadere di tutto”.
Quali saranno le altre protagoniste annunciate? “Il Matera con Columella farà un altro anno al vertice: vuole la B a tutti i costi e ci prova per la terza volta. Il Lecce in fondo è in questa situazione da molto più tempo”. Lucarelli al Catania? “Non mi ha sorpreso. È un buon tecnico, ha fatto bene. Ha un nome e merita la possibilità di allenare una squadra blasonata. Adesso tocca a lui, anche perché puntano dichiaratamente alla B”.
E le altre siciliane? “L’Akragas ha sempre problemi in fase di iscrizione, poi magari riesce a risollevarsi. Glielo auguro, è importante per tutta l’isola. Della Leonzio mi hanno parlato benissimo. Rigoli è un buon tecnico, la società è all’avanguardia, non può che fare piacere se come sembra disputeranno un buon campionato”.