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Messina

Mento: “Al lavoro per riaprire il Celeste entro settembre. Previsto un anno di interventi”

L’apertura giunta da Palazzo Zanca, consente al Messina di intensificare gli interventi previsti per l’immediata riapertura dello storico stadio “Giovanni Celeste”. A fare il punto è l’ingegnere Tonino Mento, firmatario del progetto di riqualificazione: “Abbiamo già provveduto alla risemina del campo e dalla prossima settimana ci occuperemo anche del drenaggio, necessario per recuperare l’acqua piovana. Entro l’8 settembre vogliamo riaprire totalmente al pubblico la Tribuna Coperta e le due Curve. Avremmo così a disposizione almeno 5.000 posti, considerando anche i 562 per gli ospiti della Tribuna Valeria”.

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L’area delle panchine, che verranno arretrate

Un’agibilità parziale, dal momento che il consistente restyling richiederà molto impegno: “Vogliamo rendere subito agibile e fruibile lo stadio, realizzando anche il sistema di videosorveglianza e il Gos. Chiaramente in poco più di due mesi gli interventi potranno essere solo abbozzati e la nuova veste sarà completata solo in seguito. Lavorando costantemente sarebbero necessari otto mesi, dal momento che la squadra giocherà nell’impianto i tempi si allungheranno ulteriormente e sarà necessario almeno un anno per completarli”.

Mento illustra le priorità per ottenere l’ok degli organi di vigilanza e controllo: “Per ora sono stati effettuati lavori di pulizia e piccole sistemazioni. Con l‘autorizzazione ufficiale del Comune avvieremo i primi interventi. Abbiamo già un accordo con l’Università per le prove di collaudo e le verifiche su tutte le parti strutturali. Dovremo salire sulla copertura della Tribuna, per ripristinare una porzione in cui vi sono state perdite, testimoniate dalla ruggine. Va di nuovo impermeabilizzata”.

Una visione generale del rinnovato “Giovanni Celeste” in notturna

Come aveva già annunciato il dg Lello Manfredi, bisogna adeguare le misure del campo: “Sarà largo 100 metri e profondo 64. L’ingegnere Gianluca Viggiani della Lega Pro le ha già approvate e d’altronde così saremmo in regola anche per le categorie superiori. I regolamenti impongono due metri e cinquanta di distanza tra le sedute e il campo: misure che rispettiamo già nelle due Curve, mentre dovremo recuperare dello spazio in Tribuna e in Gradinata. Le verifiche sull’impianto d’illuminazione certificano già gli 800 lux richiesti per le gare in notturna”.

Necessari quindi interventi sugli spalti: “Dovremo rimuovere le divisioni presenti in Tribuna, dove verranno arretrate le panchine e collocati gli Skybox. Vogliamo d’altronde uno stadio più fruibile, senza barriere per i portatori di handicap. Chiaramente diminuirà la capienza complessiva, anche perché dovremo collocare dei seggiolini in tutto lo stadio. L’obiettivo dei 7.500 posti è comunque ambizioso”.

Gli spazi destinati alle forze dell’ordine ed alla vigilanza nella saletta del GOS

Il voto del consiglio comunale sarà determinante per il via libera alla seconda fase dei cantieri: “Il Credito Sportivo erogherà il mutuo solo con la concessione pluriennale. A quel punto, in uno step successivo, interverremo riqualificando lo stadio anche dal punto di vista energetico, collocando fari a led e pannelli fotovoltaici sulle varie coperture. Il progetto prevede anche la realizzazione della palestra, di una sauna, del museo del club, dell’area merchandising e di un punto di ristoro sotto la Tribuna Coperta”.

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