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Milazzo, Cordisco: “Ho rispetto per questa società. Rufini è un vincente”

E’ tornato nella sua Puglia, Antonio Cordisco, pronto a ricaricare le pile in vista della prossima stagione. Arrivato a dicembre ma entrato subito nell’assetto tattico imposto da Danilo Rufini, tecnico che lo ha voluto fortemente, il centrocampista nativo della provincia di Foggia adesso si gode il meritato riposo al termine di un’annata importante.

Antonio Cordisco
Antonio Cordisco è approdato a Milazzo nel mercato di dicembre

La stagione del Milazzo si è chiusa dopo i playoff contro l’Acireale, ma per Cordisco non è giunto il momento di staccare definitivamente la spina: “Adesso sono a casa, mi sto godendo un po’ di riposo. Da quando abbiamo finito la stagione stiamo ricaricando un po’ le batterie anche se non stacchiamo del tutto la spina. Non ci fermiamo mai, un po’ di allenamento va sempre fatto per non perdere del tutto la condizione atletica. Sono rimasto una settimana a Milazzo dopo la fine della stagione, poi sono tornato a casa”.

Guardando al futuro, per Cordisco il Milazzo è e resta una priorità: “Ho ricevuto delle chiamate da club interessati, ma aspetto di parlare con il Milazzo che è una realtà verso cui provo un grande rispetto. Quando prendi un impegno e dai la parola questa va mantenuta. Attendo la chiamata della società per sapere le loro intenzioni”.

La possibile permanenza in panchina di Rufini per Cordisco è un segnale positivo: “La sua riconferma è importante per far capire alla piazza che la società ha programmi importanti in vista del prossimo campionato. Rufini può creare qualcosa di importante, è un allenatore vincente e lo si è vinto. Ha mantenuto una media punti importante nella seconda parte di stagione”.

Milazzo
Una fase della sfida tra Milazzo e Torregrotta

Cordisco analizza anche la fase più complicata della stagione, quella tra marzo e aprile in cui i rossoblù hanno visto sfumare il sogno promozione: “Da quando sono arrivato ho visto una squadra che ha fatto cose importanti. Abbiamo sbagliato tre o quattro partite ma quelle ci stanno nell’arco di una stagione, anche il Palazzolo le ha sbagliate. Non credo che la partita spartiacque sia stata quella con il Catania San Pio X, ma le sconfitte di Avola e Sant’Agata. Lì ci è mancata la nostra solidità, il nostro essere squadra, ma è stata brava la società a starci vicino facendoci capire che avevamo tutte le possibilità per giocarci i playoff e così è stato. Non era facile con lo Scordia a pochi punti, ma abbiamo retto”.

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