Una stagione difficile, probabilmente sotto le aspettative ma di certo non fallimentare. Per il Milazzo è arrivato il tempo delle valutazioni, al termine di un’annata ricca di colpi di scena nonostante tutto lasciasse presagire ben altro. Se è vero che il ritorno di Cannistrà alla guida della compagine rossoblù ha fatto credere che si dovessero bruciare le tappe, il quinto posto in regular season e l’immediata eliminazione ai playoff non possono rappresentare un punto d’arrivo.
L’errore principale, però, sarebbe quella di gettare via il bambino con tutta l’acqua sporca, perché per quanto opaca questa stagione ha comunque permesso che venissero gettate delle basi. Se la vera stagione da non fallire sarà quella che verrà, Simone D’Arrigo riavvolge il nastro, lui che questa maglia ormai la porta addosso come fosse una seconda pelle: “Credo che lo snodo negativo della nostra stagione sia stata la finale di Coppa Italia contro il Troina persa proprio all’ultimo istante – commenta –. Lì i nostri equilibri si sono un po’ sfaldati ed abbiamo perso certezze. Ci è un po’ crollato il mondo addosso, perché siamo arrivati a quella partita carichi e convinti di poter fare bene, stavamo vivendo un buon momento. I risultati erano dalla nostra ed anche la condizione fisica, purtroppo però non è andata come ci aspettavamo”.
Per D’Arrigo dunque l’asset di squadra è venuto meno proprio nel momento più delicato: “Questo è un gruppo sano, formato da ragazzi serie per bene e da ottimi giocatori. Certe squadre hanno tenuto botta nel momento più complicato, noi – afferma – non ci siamo tolti del tutto le scorie di quella sconfitta. La mia stagione? Potevo dare di più, pur se nella prima parte credo di aver fatto bene. Poi nella seconda parte del campionato ho dovuto fare i conti con un problema personale ed anche con una lunga squalifica. Ecco, forse era lì che potevo rendere qualcosa in più”.
Per D’Arrigo però quanto fatto da Milazzo nell’arco di questa stagione non è da buttare via: “Ci sono le basi per poter fare bene, la squadra ha dimostrato di potersela giocare con tutti e di essere all’altezza delle grandi. Abbiamo pareggiato a Palazzolo, con il San Pio X non meritavamo assolutamente di perdere. Mister Rufini ci ha insegnato un calcio molto semplice e lineare, dopo un avvio balbettante ci siamo rimessi in corsa ottenendo un gran numero di successi, una serie positiva interrotta solo dall’immeritata sconfitta contro il Taormina”.
In chiave futura D’Arrigo conferma la volontà di voler proseguire la sua avventura sotto il Castello: “Al momento non ho ricevuto alcuna chiamata. Per me questa maglia ha un valore speciale, con questi colori ho vissuto grandi emozioni e mi sono tolto delle soddisfazioni indescrivibili. Per me – conclude – il Milazzo ha la priorità su tutto il resto”.