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Il ds Sindoni apre all’Europa: “A Milano non andiamo in gita, alle Coppe direi sì ma con spirito balcanico”

Il Ds paladino eletto Gm dell’anno in serie A parla anche di futuro con una battuta: “Al momento del rinnovo con Capo d’Orlando ho detto al presidente che voglio la clausola escape solo per l’Olimpia. Ma non so se lascerei la Sicilia”.

Il gm dell’anno, Peppe Sindoni di Capo d’Orlando, racconta il momento della Betaland sulla pagina Facebook «Play Me or Trade Me»: «Lavoriamo per stabilizzare la nostra posizione in A. Budget risicato ma all’interno del quale ci muoviamo con attenzione, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Abbiamo molti giovani sotto contratto, molti altri li seguiamo ed abbiamo intenzione di portarli da noi. Crediamo in un roster di respiro europeo, dove ci sia gente che venga qui con voglia di crescere e di mettersi in mostra».

Ora Milano ai playoff: «Al momento del rinnovo con Capo, ho detto al presidente che voglio la clausola “escape” solo per Milano… (e giù risate…). Scherzi a parte, non so se lascerei la Sicilia. Comunque noi a Milano non andiamo in gita. Archie è in gruppo da lunedì e disponibile già da gara 1. Sarà necessario il turnover e credo che il posto disponibile se lo giocheranno Mario Ihring e Janis Berzins. Il fatto di avere la possibilità di tornare a ruotare 10 uomini, rispetto ai 7/8 delle ultime gare, ci aiuterà molto, come è stato domenica scorsa».

Ds Giuseppe Sindoni (Betaland)

Un pensiero al palazzo: «Partiamo dal presupposto che non credo che la capienza sia uno standard valido, quanto invece lo è la qualità del luogo in cui si gioca e si ospitano gli spettatori. La nostra diplomazia si sta muovendo nella direzione che riteniamo giusta, è un’opportunità per noi e per la Sicilia tutta, che è una regione di 5 milioni di abitanti, più di diverse nazioni europee. L’anno prossimo, dopo diversi anni, più di un decennio, per la prima volta non ci sarà una squadra siciliana nella serie A di calcio, mentre Capo, nell’ambito maschile, sarà l’unica realtà a questo livello. E’ importante, molto. Credo si possano percorrere le strade giuste per costruire e dare un ampio impatto sociale all’operazione. Lavoriamo proprio in questo senso con le istituzioni».

L’Europa sarebbe un grande sostegno: «E’ un obiettivo e lo faremmo volentieri. Solo di fronte alla Fiba Europe Cup ci penseremmo, poiché si tratta di torneo con trasferte massacranti e troppo lontane dalle capitali, che creerebbe grossi problemi di logistica. Ma ad Eurocup e Champions diremmo sì e lo faremmo con lo spirito di molte squadre balcaniche, a modo nostro».

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