Dopo la deludente prestazione offerta contro il Melfi, il Messina è risorto in Salento. Il ds Marcello Pitino tira un sospiro di sollievo: “Quella di Lecce è una vittoria importantissima, perché arriva dopo una bruciante sconfitta. Ci eravamo scoraggiati vedendo la classifica e abbiamo fatto l’esatto contrario di quanto dicevano i pronostici. La partita con il fanalino di cosa, che doveva essere una formalità l’abbiamo persa e viceversa ci siamo imposti in una che sembrava assolutamente proibitiva”.
Il dirigente non crede comunque che il cammino della formazione di Lucarelli nel girone di ritorno possa essere messo in discussione: “Se avessimo affrontato anche il match con il Melfi con questo spirito avremmo qualche punto in più. La squadra ha compreso il messaggio, ma fino ad adesso non ha sbagliato altre partite. Fuori casa abbiamo cambiato passo dopo l’avvento della nuova proprietà. Ed è stato di livello anche l’approccio della partita persa con il Catania o di quella pareggiata con l’Akragas”.
Pitino, come aveva già sostenuto il presidente Proto, sostiene che Messina è chiamata a fare sentire la sua voce: “Abbiamo bisogno del calore di tutti, devono sostenerci in un momento importantissimo per il futuro del calcio a Messina. Non soltanto per la fine di questo campionato, per salvarsi nella stagione regolare, ma anche per dire cosa vuole la città in vista dell’anno prossimo. Ci aspettiamo una risposta importante, vogliamo riportare in alto questa squadra. La società ha assunto un impegno oneroso e con l’aiuto della piazza potrà essere sostenuto”.
Il Messina trema per il doppio deferimento in arrivo da Roma: “Non è una novità. Dobbiamo fare più punti possibili, senza pensare alla sentenza fissata ad inizio maggio. Se faremo risultato, la penalizzazione potrebbe essere ininfluente. Ci sarà un deferimento anche per la fideiussione e conta poco quando verrà notificato. Noi diamo per certo il -2, perché sul mancato versamento di stipendi e contributi non c’è possibilità di appellarsi. Su tutto il resto invece avremo modo di difenderci, facendo valere le nostre ragioni. Abbiamo la possibilità di bypassare il tutto facendo punti anche a Vibo e con alcune combinazioni di risultati potremmo essere matematicamente salvi già domenica, senza pensare a ricorsi o altro”.
Il direttore sportivo giallorosso commenta anche le recenti dichiarazioni del patron Pietro Lo Monaco, che si è detto pentito di avere ceduto al Messina, seppure solo in prestito, Anastasi e Da Silva: “Se ci ha ripensato sono problemi suoi. Ci fa piacere averli qui e rilanciandoli abbiamo fatto un favore anche a lui. Probabilmente se fossero rimasti a Catania non avrebbero fatto tutto questo. Qui hanno trovato una situazione diversa e spesso il rendimento dei singoli è influenzato da quello della squadra. Sono giocatori di proprietà del Catania, dovranno decidere loro cosa farne. Per noi sono stati importanti e ci farebbe piacere trattenerli, ma ripeto: dipende da loro”.
Domenica in riva allo Stretto sarà di scena il Cosenza, che ha già complicato i piani salvezza dell’Akragas: “Gli agrigentini non meritavano di perdere. Le motivazioni e gli episodi però fanno la differenza. I silani puntano al quinto posto o comunque a non perdere il sesto. Non hanno regalato niente, è giusto che sia così, e verranno qui per giocarsela. Dovremo prenderci sul campo quello che ci serve, è una partita cruciale”.