Sono stati presentati ufficialmente nella sala dedicata a Ciccio Currò, nel cuore del “Giovanni Celeste”, i due acquisti formalizzati dal Messina dopo l’avvento di Franco Proto alla presidenza: l’attaccante Gianvito Plasmati e il difensore Angelo Bencivenga.
Per la punta, dotata di un fisico possente, che richiede più tempo per ritrovare la forma migliore dopo una lunga inattività, l’inizio non è stato semplice. Dopo l’esordio da ex contro il Catania, subito lo stop forzato, con il ritorno in campo che potrà avvenire soltanto ad aprile: “Considerata la mia struttura fisica, ho bisogno di molto tempo per ottenere la migliore condizione. Sto lavorando già da tre settimane e man mano acquisisco fiducia. Io voglio aiutare il gruppo, ma ora non si può rischiare di sbagliare. Sto riacquisendo lo smalto perduto, ma mi muovo con cautela: le valutazioni le farà lo staff tecnico”.
La 34enne punta centrale originaria di Matera era già stato ad un passo dall’ACR nel recente passato: “La vecchia proprietà mi ha cercato spesso, ma non c’erano le condizioni per arrivare all’accordo. Ora con la nuova dirigenza non ci ho pensato due volte, volevo venire fortemente. Qui si era toccato il fondo, come organizzazione e società, non come squadra, che ci ha sempre creduto. Messina può rifiorire, come il suo passato testimonia: la speranza è quella”.
In carriera quasi 250 apparizioni e oltre 50 reti tra i professionisti, con vasta militanza tra A e B: “Il passato parla per me. Ho grandi motivazioni e voglio fare bene a Messina, spero di dare tutto. Credo sia ovvio guardare anche al prossimo anno, soprattutto quando si firma tardi un contratto, come è successo a me. Sono arrivato prima di Bencivenga. I primi giorni erano un po’ confusi, perché la società nuova non era ancora operativa al massimo e c’erano degli strascichi. Ora è tutto diverso”.
L’ex calciatore di Ragusa e Catania tiene a rimarcare il grande sforzo compiuto dallo staff tecnico: “Andavano messe a posto tante cose e questo è stato fatto. Ora tocca a noi lavorare. Il giocattolo non si è rotto e tutti devono essere grati al gruppo di lavoro di mister Lucarelli. Ma non adagiamoci, perché la salvezza non è stata conquistata. Stiamo comunque ponendo le basi per un futuro migliore”.