La vittoria di domenica scorsa contro il Monopoli significa tantissimo per il Messina, che ha incassato tre punti fondamentali nella lotta alla salvezza. Un obiettivo che in estate sembrava ampiamente alla portata, ma che la crisi societaria ha reso giornata dopo giornata tutt’altro che scontato.
I siciliani attualmente sono quattordicesimi con 30 punti, posizione che ad oggi significherebbe permanenza nel campionato di Lega Pro, con tre punti di vantaggio sui rivali della Reggina. L’annunciato arrivo di una penalizzazione di due punti tiene comunque sulle spine i peloritani, chiamati a fronteggiare il ritorno di Taranto e Catanzaro.
L’inizio del campionato per i giallorossi è stato disastroso: nelle prime nove gare sono arrivati soltanto sette punti, frutto di due vittorie e un pareggio. A farne le spese il tecnico Sasà Marra, sostituito dall’ex attaccante del Livorno Cristiano Lucarelli, che è riuscito a risollevare le sorti della squadra dando una forte impronta, soprattutto mentale.
I peloritani hanno cambiato marcia soprattutto al “Franco Scoglio”, dove hanno sempre vinto nelle ultime sei uscite, con l’eccezione del derby con il Catania, perso in rimonta. Adesso bisogna cambiare in marcia in trasferta, dove sono arrivati fin qui appena cinque punti in tredici uscite e soprattutto sei sconfitte consecutive. Ecco perché si annuncia impegnativa la sfida di domenica con la Casertana, squadra di indubbio valore, come conferma anche la quota riservata all’1 dei campani da parte di Sky Bet scommesse online.
I problemi societari finalmente risolti.
Una nota dolente delle ultime stagioni è stata sicuramente rappresentata dalle vicissitudini societarie: l’ormai ex patron Natale Stracuzzi, che ha dilapidato il patrimonio di consensi ottenuto soltanto un anno prima, ha intavolato svariate trattative per la cessione del club e nel frattempo ha lasciato in balia delle onde tutta l’area tecnica. Un mercato al risparmio a gennaio e tanta incertezza non hanno certo agevolato il cammino dei giallorossi.
A febbraio si è concretizzata finalmente la svolta che potrebbe riscrivere il destino del club. Al termine, infatti, di una trattativa lunga ed estenuante che ha portato addirittura tifosi, giocatori e allenatore a protestare contro l’ex presidente, Franco Proto, già conosciuto dall’ambiente calcistico siciliano, è diventato il nuovo presidente del Messina.
Chi è Franco Proto.
Proto, 64 anni, originario di Troina, con una laurea in Scienze biologiche, inizia a lavorare nel mondo delle forniture ospedaliere e farmaceutiche che lo portano nel 1982 a fondare una società, la Unomed Srl, poi diventata Gruppo Unomed. Successivamente arrivano i primi impegni nel mondo del calcio con il debutto nel 1987, come direttore sportivo e poi come amministratore delegato del Catania Calcio. L’anno successivo rileva il titolo fallimentare dell’Atletico Leonzio e quattro anni dopo, nel 1992, trasferisce la squadra da Lentini a Catania, fino a sfiorare la promozione in serie B nel 1996.
Il nuovo corso del Messina Calcio, dunque, riparte da queste certezze: un presidente voglioso di fare bene, che ha già manifestato l’intenzione di confermare per il futuro l’allenatore Cristiano Lucarelli e una piazza che vuole tornare a recitare da protagonista. La società sta anche cercando di aumentare le presenza allo stadio. La riapertura della Tribuna B e le iniziative a favore dei tifosi sembrano rappresentare un buon punto di partenza, anche se l’entusiasmo di un tempo è ancora lontano.