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Mancini: “Più uniti dopo aver superato tante difficoltà. E’ stata la vittoria del gruppo”

La vittoria contro il Monopoli ha restituito fiducia al Messina, atteso dalla trasferta di domenica a Caserta. C’è una salvezza da conquistare, ma la strada sembra meno complicata rispetto a qualche settimana fa. Il centrocampista Manuel Mancini descrive il momento in casa giallorossa: “Sono contento per la squadra, soprattutto per quello che abbiamo passato fino adesso. Lo meritiamo per il carattere mostrato e per aver saputo soffrire in situazioni difficili. Abbiamo superato tante avversità, ma ci siamo uniti sempre di più. Ora abbiamo 30 punti in classifica, dopo aver vinto una partita che non era affatto facile, contro una buonissima squadra come il Monopoli”.

Mancini
Mancini prova a eludere la marcatura di un avversario (foto Denaro)

Alle spalle c’è il travagliato periodo che ha portato al passaggio di consegne a livello societario ed all’avvento di Proto. Mesi che hanno evidentemente lasciato il segno: “Ad un certo punto anche noi più “grandi” abbiamo risentito della situazione, ma dovevamo tenere botta, dimostrando di far vedere che abbiamo esperienza a vivere determinate situazioni, pur non essendo stato facile nemmeno per noi. Ora dobbiamo puntare alla salvezza che speriamo possa arrivare presto. In quei casi ci si può abbattere, ma se ti rialzi sei più forte degli altri. Noi ne siamo usciti più forti caratterialmente. Come ha detto Foresta domenica è stata la vittoria del gruppo, di chi ha giocato e di chi è andato in panchina. Al momento del gol ci siamo abbracciati tutti, sono segnali importanti di compattezza”.

L’esultanza del Messina dopo il gol (foto Denaro)

Nello scacchiere di Lucarelli l’ex L’Aquila è chiamato ad agire a centrocampo, con il compito di suggerire per le punte. “In carriera tante volte ho ricoperto quel ruolo, mi trovo a mio agio e con questo sistema riusciamo a trovare un mix di qualità e quantità. Il campo non aiuta però a esprimerci, con il Catania su un terreno migliore l’avremmo vinta, perché ne avevamo più noi a livello tecnico. Era evidente la differenza, stavamo proprio bene”.

Lo stop dovuto alla celiachia ha condizionato la sua stagione. Il peggio sembra però alle spalle e Mancini può rivestire un ruolo determinante in questo finale di torneo: “Il mio limite è stato sempre quello, ovvero una malattia fastidiosa come la celiachia che in certi momenti della stagione mi indebolisce, mentre in altri riesco invece a riprendermi. Ho passato due mesi particolari, lo staff mi ha aiutato, ma le cose ora vanno bene. Non mi sento così importante, nessuno è indispensabile, ci sono dei ragazzi giovani che danno l’anima in allenamento. Io so solo di essere un buon giocatore”.

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