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Messina

Il ritorno di Nibali in Italia è poco fortunato: cade, rompe e fora una gomma!

Nel ciclismo bisogna sempre trovare un giusto compromesso tra condizione e fortuna. Una deve essere supportata dall’altra e quando questo non avviene il risultato finale non può certo dirsi positivo. Per Vincenzo Nibali la stagione delle corse in Italia non si è aperta nel migliore dei modi.

Vincenzo Nibali
Il post in cui Vincenzo Nibali ha commentato la sua pessima giornata

Il ciclista messinese nelle Strade Bianche è prima incappato in una caduta, poi in un guasto meccanico e infine in una foratura. Troppo per una gara di ciclismo. Troppo per permettere un risultato positivo. Se alla sfortuna, poi, aggiungiamo una condizione non certo ottimale, la risultante non poteva che essere un anonimo 44esimo posto a più di 13′ di ritardo dal vincitore, il polacco Michael Kwiatkowsky, per la seconda volta sul gradino più alto del podio della corsa senese, dopo il successo del 2014.

In una giornata durissima per la pioggia e il vento (ritirato il campione del mondo Sagan), Kwiatkowski ha attaccato nel penultimo settore di sterrato e in Piazza del Campo ha trionfato con 14” sull’olimpionico Van Avermaet e Wellens, quarto Stybar a 22”. L’unica vittoria italiana resta quella di Moreno Moser nel 2013.

Kwiatkowski
Da sinistra Van Avermaet secondo, il vincitore Kwiatkowski e Wellens terzo

Fortunatamente le ferite rimediate nelle cadute non sono gravi e Nibali potrà continuare nel suo programma gare, a iniziare dal GP Industria e Commercio di Larciano, in programma domenica 5 marzo. Lo “squalo” ha commentato in un post sui social la sua pessima giornata, evidenziando che è stato anche costretto a correre per 20 km con la bici di un compagno, non adatta alla sua statura. L’auspicio è che il proseguo di 2017 possa essere molto più fortunato…

Questo l’ordine di Arrivo: 1. Michal KWIATKOWSKI (Pol, Sky) 175 km in 4.42’42”, media 37,141; 2. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) a 15”; 3. Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 17”; 4. Stybar (Cec) a 23”; 5. Dumoulin (Ola) a 1’26”; 6. Durbridge (Aus); 7. Juul Jensen (Dan) a 1’29”; 8. Benoot (Bel) a 2’20”; 9. Pinot (Fra) a 2’23”; 10. Thwaites (Gb) a 2’52”; 11. Goncalves (Por) a 3’10”; 12. Jauregui (Fra) a 4’05”; 13. Felline; 14. L. L. Sanchez (Spa) a 4’41”; 15. Kung (Svi) a 5’31”; 16. Laengen (Nor) a 5’41”; 17. Moscon a 5’55”; 18. Cink (R. Cec.) a 6’22”; 19. Boasson Hagen (Nor) a 8’15”; 20. Korsaeth (Nor); 21. Trentin a 8’41”; 22. Gatto a 10’13”; 25. Visconti a 10’20”; 32. Aru a 10’30”; 38. Moser a 10’44”; 43. Caruso a 13’37”; 44. Nibali a 13’38”; 83. Rosa a 22’52”; 89. Bonusi a 22’52”. Partiti 167, arrivati 89. Tra i ritirati Sagan (Slk) e Vanmarcke (Bel).

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