Prima conferenza della stagione al “Giovanni Celeste”, designato nuovo quartier generale dell’ACR. Il tecnico Cristiano Lucarelli e il suo Messina sono attesi al riscatto, dopo la rocambolesca sconfitta rimediata nel derby con il Catania: “Il cambio societario ha portato benefici ma la nuova proprietà non fa i gol. Sinceramente mi auguro che il gruppo non perda lo spirito che lo ha spinto in precedenza, quando eravamo in lotta per la sopravvivenza. Ho citato spesso quello che è successo a Pisa, dove nonostante tutto hanno vinto il campionato. Dobbiamo sentirci coinvolti nel progetto, che non può prescindere dalla salvezza. La mia tesi a Coverciano era proprio sulle motivazioni, perché la testa comanda tutto. Ho cercato di capire le debolezze che può portare questo cambio: prima eravamo soli, adesso no e inconsciamente c’è il rischio di snaturarsi e perdere stimoli. Invece per salvarsi bisogna avere sempre la bava alla bocca”.
Il calendario riserva un nuovo impegno al “Franco Scoglio” e contro il Monopoli, che vanta sei punti di margine sulla zona salvezza, sono in palio punti fondamentali: “Non voglio più parlare del Catania, ma ritengo che la partita nei 90 minuti l’abbiamo vinta. È stata la nostra migliore partita in casa. Adesso ci tocca una brutta gatta da pelare. Fuori casa hanno ottenuto 17 punti su 30, grazie a quattro vittorie. Hanno vinto a Caserta, Pagani, Andria e Agrigento, pareggiato a Lecce, Francavilla, Castellammare e Siracusa. È la peggior partita che ci potesse capitare dopo il derby”.
I pugliesi hanno comunque subito un calo evidente, portando a casa soltanto cinque punti nelle ultime otto gare: “Nell’arco di una stagione ci può essere un periodo di flessione. Ad esempio la Juve Stabia era la candidata numero uno per la promozione e da inizio anno è in difficoltà e si trova adesso a -9 dal Lecce capolista. Ma il monopoli resta un’ottima squadra”.
Il tecnico livornese si appella anche alla terna arbitrale: “Facciamo fatica con le squadre che si difendono in dieci. Mi auguro un arbitraggio equo. In questo momento siamo un po’ in debito. A Pagani non ci è stato dato un rigore solare e non mi è piaciuto il secondo tempo con il Catania. Ma per portare punti a casa dovremo comunque essere brutti, sporchi e cattivi”.