Non è stato un week-end fortunato per il difensore del Messina Angelo Rea, in campo con una maschera protettiva dopo una grave disavventura in allenamento, che lo ha quasi sfigurato in volto: “Venerdì in un contrasto di gioco ho perso i sensi e sono caduto, sbattendo la faccia. Ho riportato un lieve trauma cranico, ma oggi volevo esserci per dare una mano ai miei compagni. Ho messo il caschetto per proteggermi”.
A fare male anche il risultato e l’andamento di una gara che i peloritani sembravano avere in mano dopo l’avvio: “Dispiace perché la sentivamo tantissimo e volevamo regalare una vittoria ai tifosi e alla nuova società. Dopo un buon approccio l’abbiamo condotta male, producendo tanto ma invano. Il loro portiere ha compiuto ottimi interventi: era in giornata di grazia, ha parato tutto. Alla fine poi l’abbiamo buttata via”.
I peloritani non riescono a capacitarsi delle tante occasioni sprecate: “Ci stava almeno il pareggio, anche se noi volevamo la vittoria e ai punti l’avremmo meritata. Un vero peccato anche quando sono arrivato sul bel passaggio di Milinkovic: ho cercato d’incrociare la palla ma Pisseri è stato bravo con la gamba”.
Si è rivelato decisivo proprio l’ex Pozzebon: “Dà fastidio perché avevamo tenuto bene sia lui che Tavares e fino a quel colpo di testa non si contavano occasioni del Catania. Analizzeremo meglio l’azione dell’1-1: Demiro ha colpito di testa e ha segnato, una delle poche volte in cui era stato lasciato libero. Noi ci siamo ritrovati cinque o sei volte davanti al portiere e non abbiamo saputo fare altrettanto”.
A pesare soprattutto il rosso rimediato ingenuamente da Da Silva: “Dopo l’espulsione ci siamo abbassati e ci siamo fatti schiacciare da una squadra che conta su due attaccanti forti fisicamente. Fino a quell’occasione non avevamo rischiato niente, avevamo disputato una partita attenta. È stato veramente un peccato, erano punti alla nostra portata. Ora prepareremo la partita con il Monopoli ancora più incazzati”.
Rea ritiene che il derby andava comunque sbloccato nel primo tempo: “Chiaramente il 2-0 poteva chiudere la partita ma al di là degli errori di Milinkovic e Da Silva abbiamo sbagliato tanto anche nei primi 45’. Se fossimo andati in vantaggio sarebbe stata un’altra partita, avremmo giocato sul contropiede, uno dei nostri punti di forza. Invece con l’espulsione si sono chiusi e difficilmente trovavamo le giocate, su un campo pesante. Potevamo soltanto mettere delle palle lunghe, esaltando le loro qualità sul gioco aereo”.