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Messina

Dai mestieri del passato una opportunità per il futuro. Interessante convegno al Salone degli Specchi

Interesse, attenzione e curiosità ha suscitato il partecipato convegno svoltosi presso il Salone degli Specchi della Città Metropolitana di Messina dal titolo : Dai mestieri del passato una opportunità per il futuro: l’importanza dell’arte rurale.

Il tavolo dei relatori del convegno

L’incontro promosso dal Museo Etnoantropologico di arte rurale, contadina e marinara dell’Area dei Peloritani “I FERRI DU MISTERI” di Castanea delle Furie è stato patrocinato dall’Assessorato Regionale dei beni culturali e all’Identità Siciliana, dalla Città Metropolitana di Messina, dal Comune di Messina, dall’Associazione Culturale Peloritana Castanea di Messina, dalla Società Cooperativa . Numerosi gli studenti provenienti dall’Istituto Comprensivo “Villa Lina –Ritiro” accompagnati dai docenti prof.ri Francesca Calapai, Stefania Calderazzo, Caterina De Pasquale, Irene D’Amuri, Tiziana Cucè, Ornella Sidoti che hanno partecipato all’evento interagendo con i relatori . Al convegno moderato dall’avv. Silvana Paratore legale impegnato nel volontariato sociale e nella valorizzazione delle antiche tradizioni, erano presenti, tra gli altri, il Ten. Col. Antonino Donato del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, il Maggiore Giovanni Bonfiglio della Marina Militare; il Maggiore Vincenzo Randazzo del Nastro Azzurro di Messina; Ammiraglio della Marina Militare in congedo Santino Crisafulli; il Dott. Osvaldo Prestipino Giarritta Funzionario della Soprintendenza della sezione dei Beni Etnoantropologici di Messina; lo scrittore prof. Giovanni Matteo Allone autore del libro: “Famiglie Nobili di Sicilia”; l’Iconografo Bizantino Paolo Lanza ; il Conte Angelo Molino dei Conti della Torre Presidente della Consulta Reale Siciliana, il Dirigente Scolastico Claudio Stazzone; lo storico Franz Riccobono; il cantastorie Gianni Argurio, il Direttore della Compagnia Teatrale La Caravella Pippo Castorina, la dott.ssa Giovanna De Francesco. L’iniziativa mirante a mettere in contatto le nuove generazioni con le realtà lavorative della tradizione ha puntato al recupero e valorizzazione della manualità legata ai vecchi mestieri del territorio. Nell’era delle sfide globali, ha sostenuto la Paratore, i mestieri tradizionali rappresentano un’importantissima risorsa locale, da valorizzare e rendere accessibile ai giovani. Dopo i saluti del Cav. Geom. Domenico Gerbasi direttore del Museo Etnoantropologico che ha illustrato la nascita del Museo di Castanea che contiene un patrimonio di oggetti che evocano svaniti mestieri, lontane costumanze rurali raccolti attraverso pluridecennali sistematiche ricerche, ha preso la parola Giusi Mirabello dell’Assessorato Regionale ai beni culturali. Incisivo l’intervento del dott. Giuseppe Previti , già Presidente del Consiglio Comunale di Messina che ha sostenuto come il Museo “I FERRI DU MISTERI” rappresenta sicuramente uno dei più importanti del suo genere non solo della nostra Provincia ma anche dell’intera isola. Una imponente raccolta che permette allo studioso od al singolo cittadino di scoprire e riscoprire elementi di una cultura rurale e non solo altrimenti persi per sempre, che raccontano la nostra storia ed il patrimonio etno antropologico di una civiltà. Interpretate magistralmente dal prof. Alfonso Saya la poesia “I ferri du misteri” e dall’attore Matteo Milicia la poesia “A gioventù”. C’è del buono nelle tradizioni, nel passato, ha sostenuto nel suo intervento il prof. Giuseppe Rando, già ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Messina, che ha aggiunto come occorra trarre il meglio dal passato che possa servire a correggere il peggio della modernità. Interessante il suo contributo sulla necessità del recupero del dialetto, sulle attività, sui valori di ieri fruibili oggi ed in futuro, sugli aspetti negativi e positivi della cultura tradizionale agro-pastorale, marinaresca, preindustriale. A concludere l’incontro l’arch. Marisa Mercurio Direttore della Sezione Beni Paesaggistici ed etnoantropologici della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Messina che ha illustrato l’attività svolta dalla Soprintendenza che si occupa di tutela dei beni cultuali attraverso una previa ricognizione degli stessi, attenta e scrupolosa ed un costante controllo volto a valutarne la corretta conservazione. Il dott. Osvaldo Prestipino Giarritta ha condotto un attento esame di tutti gli oggetti presenti al Museo Etnoantropologico di Castanea con l’ausilio di diapositive e di slides. Ha suscitato curiosità e attenzione la relazione dell’arch. Nino Principato che ha illustrato con la proiezione di immagini, tutti i settori del’arte artigiana di una volta soffermandosi sul tema “ Il Lavoro a Messina come era”.

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