Giulio Sanseverino si è mostrato da subito un acquisto azzeccato: “L’approccio è stato positivo. I compagni mi hanno aiutato ad inserirmi nel gruppo e in campo si vede la coesione. Abbiamo offerto subito ottime prestazioni, stiamo giocando bene. È arrivata una vittoria importante con il Catanzaro, anche perché le altre hanno fatto punti. Noi ci stiamo confermando, ma nessuna contendente mollerà la presa”.
Lontano dal “Franco Scoglio” il Messina ha vinto solo a Catanzaro e ottenuto due pareggi a Taranto ed Agrigento, perdendo sempre nelle ultime cinque uscite: “Dovremo esprimerci su questi livelli e cercare di cambiare marcia anche in trasferta. Il mister ce lo ripete sempre, è l’unico modo per fare il salto di qualità. Auspichiamo ovviamente una schiarita societaria. Al di là degli aspetti tecnico-tattici, è fondamentale ritrovare serenità: questo incide sul lavoro dello staff e del gruppo, per i quali il calcio è una passione ma anche un lavoro. Confidiamo nella vicinanza e nel supporto della proprietà”.
Il centrocampista palermitano ha già vissuto sulla sua pelle delicate situazioni societarie: “A Pisa per quasi un anno abbiamo subito una situazione di questo genere. Soltanto con il gruppo puoi superare le difficoltà, ma è chiaro che servono società solide per trovare l’adeguata concentrazione. Qui ci stiamo unendo comunque, per provare a lasciarci le difficoltà alle spalle”.
Anche la precedente esperienza con il Savoia è stata condizionata da simili contrattempi: “Lì le problematiche sono emerse da subito. Ci eravamo anche salvati sul campo, ma poi hanno restituito i punti alla Reggina, dando vita ad un autentico paradosso. La realtà è che la Lega Pro è un po’ in difficoltà, con tanti club che ogni anno rischiano di fallire. I dipendenti soffrono e la nostra carriera non è semplice. Giochi a questi livelli per quindici anni, vorresti mettere qualcosa da parte e invece lavori senza magari ottenere uno stipendio. Evidentemente bisogna cambiare qualcosa”.
Una guida tecnica carismatica accomuna Pisa e Messina: “Gattuso e Lucarelli sono simili, leader che tengono unito spogliatoio e staff tecnico. Hanno la forza, la personalità e la credibilità per farlo. Gennaro mi aveva allenato già a Palermo e non a caso mi ha richiamato a Pisa, è stato un grande orgoglio. Cristiano e il Messina mi hanno chiamato con insistenza, mi hanno tranquillizzato e convinto”.
Sanseverino ha provato comunque a non lasciare la B, dopo le 14 presenze da titolare in Toscana: “Sono partito con loro, con l’idea di poter crescere ancora e aspettare qualche partita per inserirmi. Ho lavorato parecchio in ritiro e ho giocato tanto. È stato un traguardo meritato, frutto di un lavoro pluriennale. Chiaramente ho provato a restare tra i cadetti, c’era qualche possibilità. Ma salvarsi e fare magari qualcosa in più qui varrebbe doppio, per tanti motivi. Messina merita altre posizioni”.
Nella sua Sicilia una lunga militanza, considerate le 30 presenze con 8 reti nella “Primavera” del Palermo: “Dopo avere militato in tutte le categorie del settore giovanile rosanero, sono stato per un anno e mezzo in prima squadra. Ho esordito in A contro il Parma e la Fiorentina. In C è stata comunque significativa l’annata con il Perugia, con cui abbiamo ottenuto la promozione in B”.
In conclusione il calciatore palermitano indica per noi le possibili protagoniste, in positivo e in negativo: “Il Foggia ha grande qualità, lo avevo affrontato anche l’anno scorso. Il Matera mi piace più del Lecce capolista. In chiave salvezza la Vibonese secondo me farà fatica al di là dei rinforzi. Noi speriamo di uscire fuori dalla zona rossa, la salvezza è il nostro obiettivo”.