Quello visto a Sant’Agata non è stato il vero Milazzo. E adesso la squadra di Rufini è pronta a ripartire, lasciandosi alle spalle le cocenti delusioni degli ultimi giorni che vanno dalla sconfitta in extremis maturata nella finale di Coppa Italia, fino al pesante capitombolo di domenica scorsa al “Fresina” che ha fatto piombare i rossoblù a -5 dalla vetta.
A tenere alto l’umore della truppa milazzese, però, ci pensa il direttore generale Benedetto Bottari perché l’ultima sconfitta non rappresenta la pietra tombale sulle ambizioni di primato del Milazzo: “Ancora mancano dieci giornate alla fine del campionato regolare. Questa sconfitta – afferma il dg – ha pregiudicato quanto di buono avevamo fatto negli ultimi 4 mesi, però non credo che ci tagli definitivamente fuori dai giochi per il primo posto. Credo che si debba aspettare ancora tre o quattro partite per dire se il Milazzo può abdicare al ruolo di possibile capolista oppure no”.
Per recuperare terreno nei confronti delle altre però servirà un Milazzo diverso rispetto a quello visto al “Fresina”: “Il Sant’Agata ha avuto la fortuna di non incrociare il vero Milazzo – dichiara – ed è stato molto bravo a saperne approfittare. Purtroppo credo che se in campo ci fosse stata la squadra che ho visto in questi ultimi 4 mesi credo che la partita sarebbe andata in modo diverso, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Ciò che dispiace è che dopo aver conquistato dei risultati davvero entusiasmanti siamo mancati proprio nella partita più complicata”.
La squadra però sta reagendo e c’è un’immediata voglia di ripartire: “C’è un po’ di amarezza perché si pensava e si sperava di poter centrare almeno un colpaccio tra Troina e Sant’Agata, così non è stato però c’è la consapevolezza che il campionato è lungo e tutto può accedere. La concorrenza è particolarmente agguerrita ma non ci tireremo indietro”.
Se si parla di motivazioni allora il campo dà subito una grossa chance per il pronto riscatto, visto che al “Salmeri” andrà in scena il big-match contro l’Acireale: “E’ un bene che questa partita arrivi adesso, ci può dare l’occasione per un pronto riscatto – conclude – ma soprattutto ci può far scoprire la nostra vera dimensione al cospetto di un avversario di assoluto valore. E’ una gara che non possiamo fallire anche perché adesso dobbiamo vincere qualche scontro diretto , ma è indiscutibile che sarà una partita dal fascino particolare tra due realtà che non hanno nulla a che fare con l’Eccellenza”.