Sala stampa fortunata quella del PalaRuffini per Coach Gennaro Di Carlo che come un anno fa brinda ad un successo di inestimabile valore che lancia la Betaland al quarto posto in classifica con Sassari: «Sono molto soddisfatto per questa vittoria ottenuta a Torino, ci tenevamo molto. Venire a vincere qui era molto complicato. Abbiamo provato a servire di più i giocatori interni per limitare i contropiedi di Torino. Una nota di merito va a Drake Diener, al di là dei punti realizzati. Ha giocato con la schiena bloccata, da tre giorni non si allena e ha dimostrato con un tuffo a centrocampo in un momento chiave tutto l’attaccamento alla maglia e la voglia di fare bene per Capo d’Orlando. Sottolineo anche la tempra di un ragazzo come Stojanovic che già con Venezia ha spaccato in due l’overtime con una bomba e oggi ha messo quella della vittoria.
Si è sacrificato a marcare anche DJ White e si è fatto trovare pronto. Sta facendo grandi passi avanti, lo stiamo tirando su molto bene. Torino ha fatto una grande partita, se noi non avessimo messo dentro tutto il nostro carattere non avremmo potuto portarla a casa. Sono contento, complimenti ai miei ragazzi. Ora guardiamo avanti alla partita in casa contro Trento che ci può consentire di allungare la striscia e continuare questo percorso che per noi è molto importante».
Questo il commento di Coach Vitucci: “Abbiamo perso un’occasione importante per la classifica e un conseguente passo in avanti importante in campionato. Merito dell’avversario che ci ha tenuto testa e in alcune occasioni ha anche strappato la partita. Dovevamo essere più lucidi dal punto di vista difensivo mentre in attacco abbiamo sofferto un po’ la loro fisicità. In alcuni momenti siamo stati tatticamente un po’ indisciplinati. Sapevamo della forza degli avversari. Sull’ultimo possesso abbiamo deciso di difendere ed è chiaro che con il senno di poi non abbiamo ottenuto quanto sperato. Mi assumo la responsabilità di questa decisione. Bravo Stojanovic a mettere una bomba dall’angolo. Capo d’Orlando è stata più cinica di noi ed ha avuto in Diener un collante perfetto per la sua formazione. Il vantaggio del primo quarto non poteva considerarsi decisivo perchè le partite hanno onde lunghe e lo sappiamo”.